Non c'è tempo da perdere davanti all'esodo umano dal continente africano. Negli ultimi giorni sono ripresi, e pure massicciamente, gli sbarchi in Sicilia complice il bel tempo. L'isola è al collasso, il Viminale ha lanciato di nuovo l'allarme e chiesto la collaborazione a tutti i prefetti italiani per aiutare la Sicilia allo stremo.
Nelle ultime ore in Irpinia sono arrivati novanta profughi che si sommano a quelli già presenti da un anno nella nostra provincia. In totale sono 620 i migranti ospitati nelle strutture ricettive irpine.
Il prefetto di Avellino, Carlo Sessa, reduce da un vertice che si è tenuto a Napoli con i colleghi campani, lancia un appello accorato ai sindaci irpini:
"Collaborate. La situazione è drammatica, e non possiamo tirarci indietro davanti a un'emergenza umanitaria affrontata con mezzi ordinari e con pochissime risorse. Fino a quando però si può andare avanti così"?
La domanda che si fanno tutti in queste ore. Si sa che il numero di presenze sul nostro territorio è destinato inevitabilmente a salire, e tutti i Comuni irpini sono chiamati a fare la loro parte. Al momento però solo otto paesi da un anno ospitano i profughi: Mercogliano, Monteforte, Venticano, Flumeri, Montefredane, Ospedaletto d'Alpinolo, Forino, Pietrastornina. Considerata l'estrema gravità del fenomeno i prefetti potrebbero requisire case e strutture dismesse per dare accoglienza ai richiedenti asilo giunti nelle ultime ore sulle coste siciliane dopo traversate ai limiti dell'immaginazione.