È morto Giulio Andreotti. La notizia è stata diffusa dall’agenzia giornalistica Agi, poi confermata da più fonti.
Giulio Andreotti era nato a Roma il 14 gennaio 1919. È stato protagonista assoluto della vita politica italiana per tutto il dopoguerra. È stato il 16º, 19º e 28º Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana. Poi senatore a vita, ha ricoperto più volte numerosi incarichi di governo: sette volte Presidente del Consiglio, otto volte ministro della Difesa, cinque volte ministro degli Esteri, tre volte ministro delle Partecipazioni Statali, due volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell’Industria, una volta ministro del Tesoro, ministro dell’Interno, ministro dei beni culturali e ministro delle Politiche Comunitarie.
È sempre stato presente dal 1945 in poi nelle assemblee legislative italiane: dalla Consulta Nazionale all’Assemblea costituente, e poi nel Parlamento italiano dal 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente come senatore a vita. È stato Presidente della Casa di Dante in Roma.
Il 2 maggio 2003 è stato giudicato per concorso esterno in associazione mafiosa dalla Corte d’Appello di Palermo, la quale lo ha assolto per i fatti successivi al 1980 e ha dichiarato il non luogo a procedere per i fatti anteriori. Era stato assolto in primo grado, il 23 ottobre 1999.
Giulio Andreotti era ricoverato da tempo all’ospedale Gemelli di Roma.