È di Montemiletto uno dei più grandi collezionisti della Panini

di , Domenica, 07 Giugno 2015

Ezio Colella: “Le figurine? Una passione senza tempo. E non dimentichiamo l’aspetto didattico”

“Celo celo, mi manca!” Questo ritornello non ha bisogno di traduzioni, né di spiegazioni o correzioni grammaticali. Chiunque in questa frase può riconoscere il fascino delle mitiche figurine. C’è chi colleziona solo calciatori, chi solo portieri, chi cartoni animati. Poi c’è chi invece, come Ezio Colella, nella Panini ha visto qualcosa in più, innamorandosene a prima vista. E oggi  vanta una collezione di oltre 700 raccolte di figurine, che custodisce gelosamente, insieme a quella foto con Gianluigi Buffon…

Immagine di Cittadiariano.it

Le figurine non passano mai di moda, questo è certo. Nemmeno nell’era delle supertecnologie e del web. Ci sono i calciatori, le olimpiadi, ma anche le principesse della Disney e Pinocchio. 

Non manca proprio nulla nella straordinaria collezione di figurine di Ezio Colella, storico collezionista e in particolare uno dei più grandi appassionati della Panini in Italia. Colella è un insegnante di educazione artistica in pensione di Montemiletto, con un amore sconfinato per quei piccolissimi pezzettini di carta adesiva, lunghi soltanto pochi centimetri. Eppure quei pochi centrimetri da anni fanno sognare grandi e piccini.

“Per me è iniziato tutto intorno ai vent’anni, quando non esistevano tanti giochi e le figurine erano il passatempo meno costoso”, ci racconta Ezio. “Con il tempo dal semplice gioco si è trasformato in una cosa seria ma dopo i 28 anni è diventata una vera malattia. La ricerca e lo studio della produzione Panini sono durate diversi anni”. “La Panini è stata ed è parte integrante della mia esistenza - spiega il collezionista irpino - non si tratta di qualcosa di saltuario, non passa un giorno senza che io tocchi o riveda gli album; a volte metto la colla alle figurine degli anni ’60, le faccio arieggiare, cambio la posizione. Ma tutta questa passione, per mia fortuna, è stata ampiamente premiata proprio dalla Panini”. 

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Per i 50 anni dell’azienda difatti Ezio Colella è stato invitato a Milano alla serata di Gala, alla quale ha partecipato tutto il mondo del calcio italiano. “Grazie alla Panini ho avuto modo di conoscere tanti personaggi e calciatori famosi, Buffon, Allegri, Antonioni, solo per citarne alcuni”, spiega mostrando con orgoglio tutte le sue foto ricordo. E ancora un invito al Maurizio Costanzo Show e al Calcio Expo a Firenze. Proprio qualche mese fa inoltre il professore montemilettese ha partecipato a Roma alla presentazione della 54esima edizione dell’album “Calciatori 2014-2015”, la nuova collezione di figurine della Panini dedicata ai protagonisti del campionato di calcio. E a chi gli chiede se è un collezionista di figurine senza esitazione risponde di no, perché il suo interesse accoglie in realtà tutti gli ambiti dell’azienda.

“Sono un collezionista della Panini, credo sia la definizione più appropriata”, ci tiene ad evidenziare. “Nelle mie collezioni rientrano i gadget, le card, per finire con le bustine delle figurine. Le bustine sono una diversa dall’altra e molte sono difficili da trovare perché di solito vengono buttate; mi manca qualche variante ma ne ho almeno una per ogni collezione”, ricorda con soddisfazione.

“Inoltre mi definisco un collezionista particolare – ci spiega - piuttosto diverso dalla normalità. Ci sono milioni di collezionisti Panini ma quasi tutti collezionano i calciatori, la parte trainante dell’azienda. Io invece ho collezionato tutto: la Panini non è solo calcio, ci sono tante tematiche, dalle olimpiadi all’intrattenimento, dalla Disney ai didattici”.  “Le figurine a cui sono più affezionato risalgono al ‘67/68, agli anni giovanili. Ho ricostruito anche la vicenda del famoso tormentone Pizzaballa, una figurina che ha fatto la storia; per dimenticanza del fotografo infatti non venne stampata all’uscita dell’album ma solo successivamente. L’ho anche conosciuto di persona e ha parlato di me nella trasmissione tv Rai “Sfide”. “La sua non è una figurina rara ma difficile da trovare, per l’età che ha, parliamo del 1964. La più rara – continua - è quella di Salvi, del Brescia, che ebbe un percorso inverso”. “Ma l’album a cui sono più affezionato è Animali di tutto il mondo, e sono riuscito a completarlo grazie a Giuseppe Panini. In quell’occasione ho visitato per la prima volta la storica azienda modenese e non dimenticherò mai il suo sorriso. E’ stata una grande emozione”, racconta senza nascondere un po’ di batticuore. “Per me le figurine più curiose sono le caricature degli anni Sessanta, sono le più spiritose”. “C’è anche chi si vergogna di collezionare figurine ma la figurina merita tanta attenzione. E’ storia, costume e racchiude una grande potenza pedagogica – precisa ancora - il bambino, senza volerlo, impara a dare un ordine, una sistemazione, e non dimentichiamo l’aspetto socializzante dato dallo scambio”. “Passano gli anni, i tempi cambiano ma il cartaceo non passerà mai di moda, non potrà mai essere sostituito. Il profumo della carta, della bustina che si apre, è unico. E questa sensazione si può capire solo toccando con mano, altro che internet  e nuove tecnologie”.

“Il mio più grande sogno? Ho scritto un libro sulla produzione Panini e vorrei vederlo pubblicato. Ma sono soddisfatto ugualmente, ho avuto già tanto in cambio”, conclude Colella. 

Articolo pubblicato sul numero Febbraio/Marzo 2015 del periodico XD Magazine.

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