Quello che sta accadendo in questi giorni durante la campagna vaccinale in Irpinia sta assumendo tratti paradossali.
L'Irpinia attualmente ha a disposizione 22 punti vaccinali aperti durante la prima fase della campagna vaccinale. Di tali punti, però, ben 12 sono stati dismessi, ed al momento sono operativi soltanto quelli in alcuni comuni della provincia e ad orario ridotto.
Senza considerare, come opportunamente messo in evidenza anche dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi, che i contratti a tempo determinato del personale assunto per i centri vaccinali sono scaduti ad ottobre ma non sono stati più rinnovati.
L’avvio della terza fase di vaccinazione in Provincia di Avellino si contraddistingue per inefficienze, carenze e scelte molto discutibili assunte dalla Direzione Generale dell’ASL.
Esemplificativa è la situazione relativa ad Ariano Irpino, dove l’unico centro vaccinale disponibile è quello allestito nel quartiere Martiri. Ebbene, le numerose segnalazioni pervenute da cittadini arianesi ci descrivono lunghe file di attesa, assenza di ripari dalle intemperie, soggetti anziani, proprio quelli più vulnerabili, esposti ai primi rigori invernali. Inoltre, l’affollamento dell’unico punto vaccinale arianese rischia concretamente di essere un ulteriore fattore di rischio di diffusione del contagio da Covid-19.
Sono situazioni evidentemente non tenute in considerazione dall’ASL di Avellino. Occorre, invece, rendere operativi in provincia tutti i 22 centri vaccinali, sia allo scopo di ottenere la maggiore copertura vaccinale possibile, sia per evitare affollamenti e rischi ulteriori di contagio nei punti attualmente funzionanti.
Ad Ariano occorre urgentemente allestire un altro punto vaccinale, dotato di spazi adeguati e ripari dalle intemperie, in aggiunta a quello operativo in località Martiri. Si potrebbe valutare l’ipotesi di utilizzare i locali del centro fieristico in località Casone, agevolmente raggiungibile da vari punti, o, almeno, in alcuni giorni della settimana, l’utilizzo dei locali del Palazzetto dello Sport in località Piano di Zona.
Soprattutto la Regione Campania deve attivarsi per coadiuvare l’ASL di Avellino, mettendo a disposizione adeguate risorse per il personale e per l’apertura degli hub.