Disagi al carcere di Ariano, la nota dell’O.S.A.P.P.

di , Lunedì, 18 Maggio 2015

Da Ettore Sommariva, delegato regionale O.S.A.P.P., riceviamo e pubblichiamo L’O.S.A.P.P.

L' Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria, nonostante le nostre numerose e non riscontrate precedenti missive in merito, continuiamo a ricevere segnalazioni e lamentele da parte di Personale di Polizia Penitenziaria iscritto e non, sulle condizioni in cui versa la struttura penitenziaria Arianese, ed in particolar modo, sullo stato di degrado dell’Istituto penitenziario, della Caserma Agenti, gli alloggi demaniali, le sezioni detentive del vecchio reparto, il reparto infermeria.

Solo alla fine dello scorso anno, il Provveditore Regionale , a seguito di numerose segnalazioni fatte dalle OO.SS., ha disposto la chiusura della cucina detenuti presente presso il vecchio reparto detentivo, ad oggi a distanza di mesi, ancora non è stata avviata alcuna opera di ristrutturazione e messa in sicurezza di tale locale. Inoltre, attualmente la cucina detenuti presente nel nuovo padiglione, realizzata per soddisfare le esigenze della popolazione presente in quel Reparto detentivo, oggi si vede costretta a sopperire anche alle esigenze di tutto l’intero Istituto Penitenziario, vecchio e nuovo, con ovvie e normali ripercussioni, sulla qualità e durata dei relativi arredi e struttura che lavora a ciclo continuo.

Va evidenziato altresì, la mancata funzionalità degli impianti di montacarichi ed ascensori nell’intera struttura Penitenziaria (vecchio e nuovo reparto detentivo), tutto ciò comporta che i detenuti lavoranti devono effettuare la distribuzione del vitto, portando a mano per tutto l’istituto e fino al quarto piano i carrelli del vitto, lo stesso accade per la raccolta dei rifiuti e per la distribuzione dei generi di sopravvitto che acquistano tramite il mod. 72. Tale situazione della mancata funzionalità degli ascensori e maggiormente sentita, di fronte a casi critici di malore dei detenuti, che devono essere soccorsi e trasferiti o presso la sezione infermeria che si trova all’ultimo piano del vecchio padiglione o presso un luogo esterno di cura.

Infatti più volte è stato lamentato da parte del Personale Sanitario tale grave disagio che oltretutto potrebbe essere pregiudizievole per il soccorso e per la salvaguardia del bene primario della vita Umana, nonché per coloro che sono anziani o con problemi di deambulazione. Alla luce di quanto sopra, non possiamo altresì, omettere di denunciare le pessime condizioni igienico Sanitarie, in cui versa la maggior parte del vecchio Istituto Penitenziario (compreso il block house, porta carraia, ingresso sezioni, colloqui, ecc. ecc.), insomma a dirla chiaramente, necessità di un intervento generale di ristrutturazione e tinteggiatura di tutti i locali e ambienti dove sono presenti i Poliziotti Penitenziari e i detenuti, nonché le camere di soggiorno di questi ultimi, nonché del muro di cinta che presenta diverse problematiche legate alla mancata manutenzione ordinaria ed a seguito degli agenti atmosferici.

Corre l’obbligo fare un inciso sulla porta carraia, in particolar modo sulle condizioni lavorative dell’addetto, e la mancanza assoluta di sicurezza, considerato l’afflusso da quella parte di tutti coloro che accedono in Istituto sia a piedi che con gli automezzi (personale di Polizia Penitenziaria, detenuti art. 21, Avvocati, Magistrati, Personale civile, familiari dei detenuti, forze dell’Ordine, traduzioni, ecc. ecc.) in poche parole un porto di mare, ed un solo addetto per fare tutto ciò, ed inoltre vi sono anche gli armadi parzialmente funzionanti per il deposito delle armi individuali di tutti i Poliziotti Penitenziari in servizio presso l’Istituto Penitenziario Arianese. Questa O.S. propone, la riapertura della portineria Centrale, al fine di consentire l’accesso pedonale con ripristino dell’apparecchiatura per il controllo “metal detector”, la delocalizzazione degli armadi presso il Block House per il deposito delle armi, previa sostituzione di tutte le serrature con un tipo di sicurezza, l’automazione del cancello pedonale esterno alla porta carraia comandato elettricamente e la seconda unità nella fascia di maggiore movimentazione (8/14). Infine non possiamo non parlare del Block House, dove vi è la presenza h 24 di un solo Operatore di Polizia Penitenziaria, che purtroppo opera con serie difficoltà, a seguito della carenza di strumenti tecnologici che possano contribuire al controllo veicolare e pedonale di coloro che accedono quotidianamente presso la Casa Circondariale Arianese.

Di fatti, il secondo cancello lato interno sembrerebbe da tempo non funzionante, pertanto all’atto dell’apertura del primo cancello, ci si trova direttamente all’interno dell’Istituto senza che vi sia la possibilità di effettuare i dovuti controlli e riscontri nella zona filtro, cioè tra i due cancelli carrabili esistenti, lo stesso dicasi per il cancello pedonale, privo di qualsiasi sicurezza e metal detector per il controllo del personale e visitatori, inoltre i monitor presenti presso il Block House in parte non sono funzionanti tutto ciò, necessità un urgente intervento per consentire i minimi standard di sicurezza, anche in considerazione dei gravi fatti recentemente accaduti presso il Tribunale di Milano. Non ci resta dopo queste segnalazioni, confidare nella sensibilità delle Autorità in indirizzo affinché ognuno per quando di propria competenza possano intervenire al fine di trovare la soluzione, per garantire una discreta condizione lavorativa al Personale di Polizia Penitenziaria e Civili in servizio presso l’Istituto Penitenziario Arianese, considerato lo stato di abbandono in cui è stato lasciato negli ultimi anni.



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