Il consigliere comunale Vincenzo Cirillo, l’assessore Luciano Leone il vice sindaco Crescenzo Pratola, eletti nella lista dell’UDC, espressione del Partito di Casini, del gruppo UDC STORICO, nel Consiglio Comunale di Ariano, esprimono piena solidarietà al Sindaco ANTONIO MAINIERO.
La scelta fatta dallo stesso, nella seduta di C.C. del 27 c.m. di rassegnare le dimissioni da sindaco della Città ci vede rammaricati ma, allo stesso tempo, ne comprendiamo ampiamente tutte le motivazioni espresse. La verifica richiesta da un singolo rappresentante della lista “liberi e forti” e da un singolo rappresentante della lista “uniti per cambiare” per noi è da ritenere del tutto ingiustificata e senza senso.La verifica richiesta infatti era pretestuosa e mirava esclusivamente a modificare l’assetto della rappresentanza nella G.M..Non possiamo non ricordare che la maggioranza determinatasi nel giugno 2011 aveva sancito un accordo politico-programmatico fino a conclusione della consiliatura.
Un singolo rappresentante della lista “liberi e forti” e un singolo rappresentante della lista “uniti per cambiare” hanno la responsabilità di aver determinato le dimissioni del sindaco Antonio Mainiero che come egli stesso ha riferito in C.C. non poteva più sopportare continue e reiterate richieste di maggiore visibilità, consistenti in cariche e incarichi, a danno di tutti gli altri gruppi di maggioranza con i quali era stato siglato un accordo per realizzare il programma concordato.
Abbiamo condiviso, senza frapporre nessun ostacolo, sempre, le scelte del Sindaco che abbiamo considerato l’unico garante dell’intera maggioranza e al quale abbiamo affidato il pieno mandato come d’altra parte prevede il sistema elettorale. Abbiamo contribuito alla realizzazione del programma con il massimo impegno. Ci sentiamo vicini al Sindaco, in questo delicato momento, e gli rappresentiamo la nostra disponibilità nella ricerca di soluzioni che gli possano consentire di rientrare dalle dimissioni rassegnate, visto il delicato momento che attraversiamo e il danno che sarebbe arrecato ai cittadini da un eventuale scioglimento del C.C. Chiunque contribuisca al concretizzarsi di tale circostanza si assume la responsabilità di lasciare la Città senza una guida politica.
In una maggioranza coesa, la gestione della cosa pubblica necessita dell’apporto di quanti sentono di voler operare per il BENE COMUNE, indipendentemente dai ruoli e dalle cariche che vengono distribuiti esclusivamente dal Sindaco.