Music & Story// Il titolo dovrebbe dare già un’idea di dove voglio andare “a parare”, una sorta di viaggio nella musica, gli artisti, i brani musicali , la storia che ci ha accompagnato nel corso del nostro tempo. Sicuro non andrò a scomodare i padri della musica immortale (Bach, Beethoven, Mozart, Chopin,Wagner etc...), non sarei in grado di “mettere su carta” l’immane talento degli appena citati compositori, mi terrò “basso” scrivendo di artisti che ci hanno riguardato e ci riguardano più da vicino e vi assicuro che anche tra questi troveremo canzoni e musica immortale"
Sono certo che se a Gillan, Blackmore, Paice, Lord,Glover, (i favolosi Deep),gli avessero detto, in quel lontano agosto del 72, che il loro tour in Giappone sarebbe diventato il disco “Live” per eccellenza, esempio per i musicisti dell’epoca e a seguire delle generazioni a venire, avrebbero di sicuro riso a lungo.
Ora, a distanza di oltre quattro decadi possiamo dire che, il loro “Made in Japan” è stato e sarà il disco live per eccellenza. Tutti i grandi musicisti dell’epoca (e non solo), sono d’accordo. Ricordiamo che stiamo parlando di un live anni 70, tali anni vanno ricordati principalmente per la musica “suonata” sul serio, priva di (aiuti) tecnologici.
Registrato tra Tokyo e Osaka in soli tre giorni, “Made in Japan” fu costruito su 3 album dei Deep:(Deep Purple in Rock, Machine Head and Fireball).
Il brano emblema di questo fantastico lavoro live fu, “Smoke on the water”, che in questa versione riuscì persino a vendere di piu dell’album d’origine, ma non fu solo quello, il “nenioso” canto di Gillan in una lunga versione di “Child in Time” impregnato dalle sontuose note dell’organo di Lord resero indimenticabile quel brano, fantastico già da prima, le “metallose” band dell’epoca con i loro “Frontman” avrebbero dato chissà cosa (forse anche l’anima), per eseguire quei brani, quelle voci, con quell’intensità mai piu ripetibile, l’immenso Blackmore, lucido, cinico, perfetto nello “scheggiare” le corde della sua chitarra.
Che dire dell’assolo di Ian Paice in “The Mule” era senza fine, senza tregua, mai pago del suono che usciva dalla sua batteria. Il basso di Glover, una sorta di “mannaia”sonora, rendeva prezioso ogni attimo del live. Il disco doppio uscì nel dicembre dello stesso anno, subito primo in classifica in Germania, Austria,Canada, a seguire, nelle (top ten) in tutta Europa.
Sbarca negli Stati Uniti (cosa non facile a quei tempi), scala le classifiche Billboard piazzandosi ai primi posti, un successo planetario, dei Deep Purple e del loro “Made in Japan” se ne parla ovunque.
Sono passati più di 40 anni da quel 72, da quei 3 giorni d’agosto passati tra Osaka e Tokyo dove 5 ragazzi, musicisti Inglesi: (Rtchie, Ian, Roger, Jon e Ian) scrissero una pagina importante della musica Rock, dando vita a “Made in Japan”, il live diventato leggenda.