D come Sport, Carolina Scibelli:"Ariano è stata la mia rinascita, torneremo ad abbracciarci"

di , Sabato, 28 Novembre 2020

Carolina Scibelli, una delle protagoniste nel maggio 2019 della storica promozione in Serie A2 della Farmacia del Tricolle Basket Ariano Irpino, è la protagonista di questa settimana per D come Sport. Ischitana, classe 1986, è stata il capitano delle Leonesse del Tricolle nell’ultima stagione disputata in A2 dalla squadra arianese.

 

Ciao Carolina, il 2020 è cominciato con la morte di Kobe Bryant e ora anche Diego Maradona ci ha lasciati, come hai reagito a queste tristi notizie?

Penso che il mondo sta vivendo momenti così difficili che forse Kobe e Diego  si divertiranno più dove sono adesso. Perché loro continueranno sempre a giocare e non moriranno mai nel cuore degli appassionati. Sono leggende immortali.

Come si sta senza basket?

Non tanto bene. All’inizio è stata tanta la paura per il Covid, che quasi non ci ho pensato. Poi vedendo gli altri che hanno ripreso a giocare è stato più difficile rimanere a guardare. La voglia di giocare a pallacanestro c’è sempre, ma è anche vero che la salute delle persone viene prima di tutto il resto.

Qual è stato il momento più bello della tua carriera sportiva?

Due su tutti: lo scudetto giovanile vinto a Pozzuoli e la promozione in A2 colta ad Ariano, arrivata dopo un periodo difficilissimo per me. Qualche mese prima pensavo di non poter giocare più, Ariano per me ha significato una rinascita sotto tutti i punti di vista.

Com’è stato giocare in A2 sul Tricolle?

E’ stato bellissimo. Ariano è un posto dove ho sempre voluto giocare, tornavo in Campania dopo 10 anni in giro per l’Italia. Ho vissuto l’emozione di giocare nello splendido PalaCardito con mille persone a guardare la partita, mi sono sentita arianese da subito grazie al grande affetto della gente.

scibelli

Rispetto a quando hai iniziato l’attività agonistica lo sport al femminile è maggiormente tutelato?

Non credo. Le giocatrici non sono tutelate, non esiste la maternità e solo il Covid ha portato qualche garanzia in più nei contratti. In questa pecca molto la Federazione a mio parere. Io stessa sono in causa con una società da oltre 10 anni, per dei mancati pagamenti, e ancora non si riesce a mettere una parola fine alla questione.

Perché lo sport maschile, anche a parità di categoria, è più seguito rispetto a quello femminile?

Gli uomini, avendo più fisicità, rendono più spettacolare qualsiasi sport. Anche se negli ultimi anni l’atletismo delle donne è decisamente migliorato grazie anche ad una più attenta preparazione fisica. Ma anche in questo frangente le varie federazioni dovrebbero prestare più attenzione allo sport femminile. Se non si fa qualcosa in tempi brevi, a causa del Covid, tante discipline potrebbero avere serissimi problemi economici.

Qual è il tuo campione preferito?

Sono nata nel mito di Michael Jordan e continuerà ad averlo sempre come punto di riferimento. Per gli altri sport preferisco più andare a vedere qualche partita di amici, anche a livello amatoriale, soprattutto ora che sono nella mia Ischia.

Ariano ti manca?

Certo, Ariano ha significato la rinascita. Mi manca la città, il calore della gente. Mi manca perfino partecipare alle trasmissioni di Città di Ariano, anche perché io sono restia ad apparire in tv. Indimenticabile quando portavo Arturo con me, ci siamo divertiti tanto e appena potrà tornerò sul Tricolle ad abbracciarvi.

Che farai da grande?

Come tutti sanno sono molto scaramantica. Sto lavorano a dei progetti, che spero vadano in porto. Il basket è una grande passione. Mi piacerebbe allenare i giovani, ma non credo che sarà la mia vita come lo è stato negli ultimi anni. 

Carolina Scibelli è una donna, una giocatrice, un capitano che ha messo Ariano nel cuore e non la toglierà mai più. Leonessa una volta, leonessa per sempre. Un grazie da D come Sport e dalla redazione di Città di Ariano a Kaiser Scibe.

 

Foto copertina di Giuseppe Caso - Foto articolo dal profilo Instagram di Carolina Scibelli