Era il 15 ottobre del 2015, un anno fa, quando una tremenda alluvione portò al crollo del Ponte dell'Ufita lungo la strada San Vito 163. Dopo 365 giorni nessun intervento è stato effettuato per evitare nuovi disastri. Ed è proprio ciò che lamenta il Movimento Cittadini Ponte Ufita, che sottolineano come ci sianos stati solo "lavori urgenti che hanno ulteriormente aggravato il rischio idraulico e idrogeologico provocando gravi erosioni del letto del corso d’acqua e compromesso la difesa di sponda del lato sinistro. Inoltre la deviazione innaturale del fiume al lato sinistro del ponte oltre a creare un rischioso dislivello del fiume, spinge le acque sul pilone sinistro aumentando l’effetto erosivo e rischio di cedimento della strada".
I cittadini sono indignati perché da maggio 2016 si dà per imminente la gara d'appalto e l'inizio dei lavori per la struttura, ma poi nella realtà non c'è mai stato alcun seguito a queste dichiarazioni, tanto che sembra che siano ancora in corso verifiche e indagini antisismiche e sull'impalcato di acciaio del ponte già esistente. La burocrazia sta bloccando tutto e le popolazioni dell'area temono "un altro inverno di sacrifici, privazioni e danni economici". E' necessario intervenire urgentemente per "impedire ulteriori ritardi e il prolungamento dei gravi disagi alla popolazione e alle aziende commerciali e agricole, che finora non hanno ricevuto la giusta attenzione da parte degli enti istituzionali". Basterà questo nuovo appello per sbloccare la situazione e venirne a capo?