Anziché di 'inizio della Fase 2' dovremmo parlare di 'Uscita Protetta' dalla Fase 1, predisponendo però preventivamente Screening di massa tramite Tamponi e Test sierologici, Tracciamento digitale e Sanificazione Ambientale. Il rischio, altrimenti, è quello di fare un passo avanti per doverne fare tre indietro." Lo afferma il dottor Nicola Guarente, cardioanestesista, componente della Unità Multidisciplinare regionale Anti Covid 19 e Responsabile dell’Emergenza di Irpinia Ambiente Spa.
"Al di là dell’esigenza di favorire il ripristino delle attività produttive in città e in regione - osserva Guarente - , non si può non avere la consapevolezza che ci troviamo ancora in piena emergenza sanitaria. Questa impone, pertanto, un‘analisi scientifica della condizione attuale che gli Amministratori e quindi i Sindaci insieme ai vari attori istituzionali devono fare con l’ ausilio degli esperti, evitando fughe in avanti solitarie espressione di un inutile protagonismo fine a se stesso. È opportuno, almeno in queste condizioni di vera emergenza sanitaria mondiale, che l’esibizionismo frivolo della politica faccia un passo indietro a favore della Scienza e della Ricerca Medica, nel rispetto di tanti colleghi Medici che ci hanno rimesso la vita in questa sfida epocale."
"E purtroppo, in scienza e coscienza - prosegue il cardioanestesista - sono costretto ad asserire che sono ancora tante le domande medico-scientifiche a cui rispondere. E fino a quando non saremo in grado di rispondere alla maggior parte di queste domande, senza aspettare velleitariamente il tanto agognato vaccino, che inevitabilmente arriverà in ritardo, che presuppongono un necessario approfondimento della Fisiopatologia del danno alveolo - capillare associato alla Polmonite Interstiziale da Infezione da SARS COV 2. Al di là del Vaccino, l’auspicio è che il Virus Sars Cov 2 possa nelle prossime settimane mutare favorevolmente, cosa già studiata in laboratorio, e diventare quindi meno contagioso e meno letale."
"Pochi giorni fa - aggiunge Guarente - l’Unità Multidisciplinare, di cui faccio parte, presieduta dal Prof. Arturo Cuomo, ha tenuto una riunione operativa al Pascale, in Direzione Generale, in un’aula molto grande dove gli astanti - 8 persone circa - erano opportunamente distanziati. Abbiamo avuto il piacere di confrontarci con il Professor Ascierto, oncologo di fama Mondiale, che ci ha rappresentato i dati clinici - scientifici aggiornati sulla cascata infiammatoria dell’ infezione da COVID 19 e sull’ efficacia del Tocilizumab (anti interleuchina 6) e i Markers (PCR e rapporto Neutrofili/ Eosinofili) da considerare per valutare l'efficacia della terapia e quindi anche la prognosi del paziente Responder e non Responder. Tutti i presenti hanno convenuto sulla necessità di divulgare protocolli diagnostico - Terapeutici (dalla terapia antivirale passando per la terapia antinfiammatoria fino alla terapia eparinica e all’ utilizzo delle Immunoglobuline e del Plasma dei pazienti gia immunizzati) da applicare rigorosamente sul Territorio, dal domicilio del paziente fino ai reparti di Medicina Interna - Pneumologia."
"La partita, infatti , con più probabilità di vittoria, si gioca sul territorio e nei Reparti non intensivi dove però - conclude Guarente - è necessario attuare protocolli di cura intensiva, avvalendosi anche del supporto professionale degli Anestesisti - Rianimatori".