Al via il progetto voluto dal vescovo, dalla Caritas e dal direttore del Carcere di Ariano con il supporto della Cooperativa Artour
L’inaugurazione del laboratorio sarà preceduta dal convegno ‘L’Errore e la Misericordia’
Giovanni ha 40 anni, Giacomo 48 anni ed Ilir 44; sono caduti e hanno incontrato nel loro percorso di vita chi gli ha teso la mano per rialzarsi. Giovanni, Giacomo ed Ilir sono tre detenuti del carcere di Ariano Irpino che oggi fanno parte integrante del progetto di solidarietà e inserimento lavorativo, ‘Costruiamoci un futuro’, fortemente voluto dal Vescovo della diocesi di Ariano - Lacedonia, monsignor Sergio Melillo, dal direttore della Caritas diocesana don Rosario Paoletti, dal direttore della casa circondariale di Ariano, Gianfranco Marcello e dalla Cooperativa sociale Artour.
Nell’ambito del progetto ‘Costruiamoci un futuro’, lunedì 17 ottobre sarà inaugurato il laboratorio ‘Ceramica Arianese Libera’, finanziato con l’8x1000 alla Chiesa Cattolica e con il 5x1000 alla Cooperativa sociale Artour. La bottega della ceramica è stata collocata in un locale del museo diocesano, in via Annunziata, e produrrà stazioni della Via Crucis e oggetti di arte sacra, con l’obiettivo di formare i detenuti, che una volta scontata la pena potranno riprendere in mano la propria vita avendo acquisito una nuova professionalità. Formatori, il maestro ceramista Gaetano Branca, che nella giornata inaugurale si cimenterà con una dimostrazione pratica dell’arte ‘Raku’, e il maestro Flavio Grasso.
L’inaugurazione del laboratorio artistico ‘Ceramica Arianese Libera’ sarà preceduto dal convegno ‘L’Errore e la Misericordia’, con inizio alle ore 17:00.
Ecco il programma del convegno:
‘L’ERRORE E LA MISERICORDIA - COSTRUIAMOPCI UN FUTURO’