Comunicato Harambee sulle quote rose

di , Giovedì, 22 Novembre 2012

Harambee - Movimento per i Beni Comuni, prende atto che l'amministrazione comunale si appresta a nominare nuovamente la cosiddetta "quota rosa".

La presenza femminile in questa amministrazione non è stata presa in considerazione se non grazie alla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale. È fatto obbligo tassativo infatti di avere in giunta almeno un assessore donna. Diversamente la giunta viene azzerata e dichiarata illegittima. Ora, come è già avvenuto alcuni mesi fa, l'amministrazione è alla ricerca della "femminuccia" che permetta al consiglio comunale e alla giunta di continuare a perpetrare la propria politica basata su una vergognosa predominanza di genere. Harambee si rivolge a tutte le donne intelligenti, capaci e consapevoli della cultura di esclusione che vige nel nostro paese.

Il Movimento chiede loro di non favorire questo rattoppo politico. Le giunte e tutti gli organi decisionali, a nostro avviso, come abbiamo già sostenuto in passato, vanno costituiti in piena parità. Questa giunta deve pagare il pegno dello scioglimento. Questo consiglio comunale tutto maschile e questa amministrazione devono trovarsi le donne tutte compatte con un secco no verso chi coinvolge il genere femminile solo quando non se ne può fare a meno. Indipendentemente dal colore politico, un'amministrazione seria avrebbe dovuto sin dal primo giorno di mandato inserire in organico un numero paritario di donne invece di passare due lunghissimi anni senza curarsi della loro assenza in giunta e nominare una "assessora" solo per costrizione. A meno che questa volta il sindaco non presenti una giunta paritetica, questa amministrazione l'elemento femminile non lo merita affatto.

Ribadiamo quindi il nostro invito a tutte le donne di valore, di spessore, quelle intelligenti e sensibili a questa discriminazione ignobile a tirarsi indietro e a non prestarsi all'ennesima beffa. La prossima volta tutte le forze politiche ci penseranno bene prima di escludere le donne dai consessi democratici. Le donne non si raccattano per necessità, le donne hanno diritto di essere rappresentate in politica in numero congruo e sin dal primo giorno. Le donne non sono l'ospite obbligato.



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