Avellino - Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare di cui due in regime di custodia carceraria ed una in regime di sottoposizione all’obbligo di presentazione alla P.G., emesse da Tribunale di Avellino, in ordine al reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
I provvedimenti di custodia carceraria sono stati emessi nella mattinata odierna nei confronti di una donna di anni 51 e di un 28enne, entrambi di Avellino, mentre il destinatario del provvedimento di sottoposizione all’obbligo di presentazione si è reso irreperibile e pertanto sono in corso le ricerche. Le indagini sono state condotte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali nel corso delle quali venivano accuratamente accertati i percorsi ed i luoghi in cui si svolgeva lo spaccio di droga.
Tutti gli indagati, in molteplici occasioni, hanno tentato di eludere le indagini ponendo in essere una condotta caratterizzata da un linguaggio criptato e da repentini spostamenti per eludere eventuali pedinamenti e quindi agire indisturbati nell’illecita attività di spaccio, rivelatasi alquanto fiorente in virtù dei continui approvvigionamenti di sostanza psicotropa (cocaina)che venivano effettuati nell’hinterland napoletano. La complessa attività investigativa ha permesso di monitorare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nel territorio cittadino, evidenziando che gli indagati erano soliti spacciare in prossimità di locali di intrattenimento e di pubblico ritrovo dislocati in città.
Nelle circostanze il modus operandi era sempre diverso in quanto veniva adottato con i clienti una terminologia convenzionale differente sia per indicare i luoghi dell’incontro sia per la merce da ordinare. I proventi dell’attività si aggiravano intono ai 500 euro giornalieri ed ogni singola dose veniva venduta tra i 60/80 euro. Ulteriori aspetti peculiari dell’indagine ha consentito di acclarare che la maggior parte dei consumatori individuati appartengono a classi sociali medio-alte, professionisti ed imprenditori. La donna tratta in arresto, già nota alle Forze di Polizia e da molti anni nell’attività di spaccio è stata immortalata proprio mentre cedeva lo stupefacente in abiti carnevaleschi in atteggiamenti provocatori e scherzosi. L’altro arrestato era solito raggirare gli acquirenti cedendo eroina al posto di cocaina, anche a prossimi congiunti, incurante delle minacce che riceveva poiché la sostanza venduta era di scarsa qualità.