Una serata sontuosa quella di ieri ad Ariano Irpino tenutasi presso il Museo Civico.

Un inizio da parte della ormai nota Kazakh Chamber Orchestra, direttore il Maestro Andrea Barizza (Serenata per archi - Edvard Elgar). Al potente crescendo di archi si è aggiunta al piano la talentuosa Giuliana D'Agostini, ed è stato il momento di Johann Sebastian Bach - (Concerto per pianoforte ed orchestra in Fa minore BWV 1056).

Dopo un impeto di rara maestria iniziale, il piano, più intimo accompagnato dal "pizzichìo" degli archi ha reso tutto più rarefatto impalpabile, emozionante.

Imperioso il rientro dell'ensemble su Danze Ungheresi di Johannes Brahms, noto a tutti l'amore del Compositore per la musica "zigana", un richiamo e un caro omaggio alla musica popolare Ungherese da parte di Brahms. Melody del grande Tchaikovsky proietta tutto il parterre in una autentica atmosfera di eleganza trasognante.

A tratti magico il flauto di Miss Zhanar Zheltyguzova sulle note Christoph Willibald Gluck (dall'opera "Orfeo ed Euridice"). Rara esaltazione del mito di Orfeo, le note del flauto quasi parole sussurrate a chi ascolta.

Nella pausa tra le due parti del concerto, artisti del Kazakistan (vestiti nei loro abiti tradizionali), accompagnata da uno strumento tradizionale, hanno intonato arcane piacevolli ballate e nenie narranti storie della terra lontana, in seguito si sono aggiunti altri musicisti arricchendo di sonorità popolari insite nella tradizione Kazaka.

La seconda parte del concerto ancora ricca di opere da Bach a Thaikowsky, Handel, fraseggi mai domi di emozioni tra violini, viole, violoncelli, contrabbasso...

Nella parte finale il Baritono Azamat Zheltyguzov: notevole la sua interpretazione su Aria "Ombra mai fu" di Haendel.

La parte finale omaggio all'Italia con Parlami d'amore Mariù di Bixio e Neri e, all'ennesima richiesta del pubblico di una "rentrè" dell'intero ensemble, omaggio a tutte le mamme con la celebre canzone di Bixio-Cherubini.

 Ecco l'intervista al Maestro Andrea Barizza:



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