Dirige il coro delle voci bianche e il coro giovanile del Gesualdo. La musica, una vocazione ereditata dalla mamma
Con la sua dolcezza, ma anche la sua tecnica, Cinzia Camillo, direttrice del “Coro delle Voci Bianche” e del “Coro Giovanile” dell’istituzione del Teatro Comunale “Carlo Gesualdo” di Avellino, è riuscita a raggiungere traguardi prestigiosi in campo nazionale.
Di carattere versatile, fin dall’infanzia, ha dimostrato propensione per la musica, il canto, la danza, la poesia, il disegno. Tra le tante arti, ha scelto di studiare pianoforte.
“Da bambina- racconta- ho avuto la fortuna di trascorrere molto tempo con mia madre, che mi ha trasmesso l’amore per la musica. Ho frequentato contemporaneamente il Conservatorio “Cimarosa” ed il Liceo, dimostrando la stessa tenacia di papà, che tornava la sera, a casa, dopo un lavoro faticoso”-. Un giorno, però, il canto si è rivelato la vera passione della musicista. “ Ricordo ancora il giorno in cui scoprii la grande passione per la musica- continua- Ero in una grande aula con il pianoforte a coda, pronta per la prima lezione di canto corale. L’insegnante ci porse una partitura di “Locus Iste” di Anton Bruckner. Mi avvicinai a questa esperienza per curiosità e scoccò la scintilla della magia. Mi accorsi di non essere mai stata così bene, forse anche per il ricordo felice delle cantilene eseguite con la mamma, quando ero in tenera età”-.
Terminato il Conservatorio, Cinzia Camillo si è specializzata in “Didattica della Musica”, avvicinandosi così agli aspetti pedagogici e compositivi, che l’hanno portata al successo. Negli anni ’90, fonda il primo “Coro Polifonico di Santo Stefano”, composto dai bambini di Santo Stefano del Sole, a cui trasferisce non solo la tecnica, ma anche la sua passione. Dal 2005, è la direttrice del “Coro delle Voci Bianche”, con una escalation di consensi, culminati lo scorso 23 agosto, con il Premio “Tommariello D’Oro”, consegnato a Cinzia Camillo dopo che i suoi bambini hanno emozionato la platea ed i conduttori della serata, Fabrizio Frizzi e Manuela Arcuri. “L’idea del Coro- spiega la musicista- è nata dal progetto di uno spettacolo teatrale. Furono selezionati 100 partecipanti e l’inaspettato successo della rappresentazione ha convinto a rendere il “Coro delle Voci Bianche” una presenza stabile. Nel 2009, invece, è stato istituito il “Coro Giovanile”, composto dai ragazzi che hanno continuato l’esperienza artistica iniziata da bambini. Un ensemble supportata da un prezioso staff organizzativo, tra cui i rappresentanti del teatro Salvatore Gebbia, Sonia Ambrosone, Pina Deuterio, due altre imprescindibili presenze, quali Stella Matarazzo e Sergio D’Onofrio e, naturalmente, il presidente del “Gesualdo” Luca Cipriano”-.
Il cursus honorum dell’artista ha delle tappe molto prestigiose. Basti citare che nel 2006 e nel 2007 ha partecipato, con il Coro, all’incisione di sigle televisive di numerose trasmissioni per RAI Due. Nel 2007, sempre con “Il Coro delle Voci Bianche” ha preso parte al Premio “Chaplin” di Paestum, al “Giffoni Film Festival” riscuotendo grandi consensi dalla stampa nazionale. Indimenticabile, la partecipazione a “Ti lascio una canzone”, il programma condotto da Antonella Clerici su Rai Uno nel 2012 e, nello stesso anno, il “Concerto di Natale”, trasmesso da RAI Due. “ Nel dirigere il Coro- conclude Camillo- ritrovo la limpidezza dei colori, la leggerezza della poesia, l’armonia della danza, in un mix di intense emozioni”-.