da Alessandro Ciasullo (Svolta Popolare) - consigliere comunale di Ariano Irpino riceviamo e pubblichiamo:
Il consigliere comunale di minoranza evidenzia le forti incongruenze che hanno portato all'aumento della tassa comunale sui rifiuti.
La decisione presa sulla TARI, denota ancora una volta, come si tenti di non consentire al consiglio comunale di offrire un proprio contributo alla definizione delle aliquote da utilizzare per la tassa sui rifiuti. Questa amministrazione ha portato il piano finanziario in Consiglio l’ultimo giorno utile prima della sua approvazione, imponendo un piano finanziario deleterio e gravosissimo per le non certo floride circostanze economiche che attanagliano la comunità in questo periodo. Con quest’azione, si aprono anche numerose ferite interne alla stessa maggioranza, poiché, in sede di decisione non sono state considerate nemmeno le indicazioni migliorative proposte dagli stessi consiglieri che la compongono; che in qualche caso oltre ad astenersi dal votare il documento, si sono allontanati abbandonando l’aula consiliare dopo il voto stesso.
Venendo ai dettagli del piano economico 2015 per la TARI, oltre a registrarsi incrementi di spesa che porteranno ad un esborso ulteriore (rispetto al 2014) di circa 580.000,00 Euro per un totale di quasi 4.000.000,00 di Euro, si evidenzia come dal 2012 al 2015 vi sia un incremento di spesa per la cittadinanza arianese di ben “1.500.000,00” di Euro, aggravio che ha considerato come prioritario più la salvaguardia dei contratti di gestione con Irpiniambiente s.p.a. che non le esigenze di ottimizzazione e risparmio che pure potevano attuarsi a favore della collettività arianese. Un salasso amaro se rapportato alle percentuali di differenziata che questo comune è riuscito a compiere negli ultimi anni, infatti si è passati da quasi il 36% del 2008 al 37,08% percento del 2014. Percentuali che avrebbero dovuto vedere un incremento progressivo direttamente proporzionale ai costi sostenuti dagli arianesi e coerenti con gli obiettivi imposti dal Piano Regionale che per la Provincia di Avellino prevede, già dal 2012, una differenziata pari al 65%.
Dobbiamo prender coscienza quindi che anche l’attuale incremento “lacrime e sangue” dei costi imposti da questa maggioranza a tutti gli arianesi non consentiranno nemmeno l’anno prossimo di raggiungere quelle percentuali.
Ma le più forti incongruenze appaiono procedendo ad un’attenta analisi delle voci presenti nella carta “Servizio rifiuti 2015” di questo piano economico, ovvero: il raddoppio di voci di spesa sostenute dal comune per servizi già appaltati ad Irpiniambiente s.p.a. e già conteggiate ampiamente nel “Piano industriale” dalla stessa, ed in particolare i circa 56.000,00 Euro in più di raccolta carta e cartoni per utenze commerciali e materiale ingombrante; la pulizia strade appaltata a De Vizia Transfer per circa 18.000,00 AL MESE (per un totale di 210.000,00 Euro) nonostante la già cospicua somma di 55.000,00 Euro per la pulizia strade del centro urbano attribuita al Servizio Rifiuti comunale; ed inoltre i circa 20.000,00 Euro attribuiti per la raccolta materiale RAEE, tassa di smaltimento già pagata in anticipo dal contribuente in occasione dell’acquisto di elettrodomestici o apparati elettronici; oltre ai 30.000,00 Euro per i costi di “postalizzazione e le spese varie” del servizio tributi.
Dunque sono numerose e “poco chiare” le sovrapposizioni di servizio che portano ad aggravi di COSTI A CARICO DEL CITTADINO.
Inoltre, sebbene si continui ad immaginare uno sviluppo del commercio e della produttività delle imprese arianesi, la vessazione maggiore dall’aggravio inferto da tale tassa la subiranno proprio Ristoranti, Trattorie, Osterie, Pizzerie, PUB, Birrerie, Mense, Amburgherie, Ortofrutta, Pescherie, Fiori e Piante, Pizza al taglio, ma soprattutto Banchi di mercato e generi alimentari.
Si continua a procedere con un’approssimativa e disomogenea idea della città, che diviene sempre più percepita come povera di proposte di sviluppo e piena di oneri economici per la comunità. Una realtà allo sbando, che non può più perdere tempo se vuole riprogrammare il proprio futuro. La scelta di procedere “mano militare” e in maniera del tutto auto-referenziale in qualsiasi decisione che riguardi la comunità locale, denota un’assenza di prospettive politiche a lungo termine ed una improvvida capacità di programmare azioni concrete per la Città. Per queste ragioni continueremo a palesare tutte le false promesse di cui gli arianesi stanno iniziando a pagare il conto.