Il botta e risposta tra il "Comitato per la Tutela e la Salvaguardia dell'Ospedale Frangipane" e l'ASL Avellino induce a qualche riflessione.
Appare chiaro, al di là delle pur importanti rassicurazioni dell'Ente Sanitario, che il rischio di promiscuità tra area Covid e no-Covid, e il forzato utilizzo comune di alcune strutture e macchinari non esaltano la sicurezza del Presidio, del personale e dell'utenza.
Appare altrettanto chiaro che tale rischio di promiscuità è determinato soprattutto dalla decisione di riconvertire in area Covid l’intero reparto di Medicina “ordinaria” e tutti i posti di terapia intensiva, giustificando tale soppressione con la necessità di dare attuazione ad una circolare regionale che in realtà disponeva altro.
Appare infine incontestabile che nonostante il comunicato dell’ASL restano inevasi, ed idonei ad ingenerare preoccupazione tra i cittadini, molti dei quesiti posti dal Comitato.
Ciò premesso, potrebbe essere opportuno utilizzare la prossima sessione di Consiglio Comunale, che a quanto pare l’Amministrazione ha deciso finalmente di convocare, per allargare il dibattito, oltre che alla dirigenza ASL, anche al neocostituito Comitato e ad altre rappresentanze di cittadini che in questo periodo hanno preso a cuore la questione. Ciò sempre al fine di suscitare un confronto costruttivo e propositivo, evitando sterili strumentalizzazioni e inutili scambi di accuse, rispetto ad una problematica la cui risoluzione deve stare a cuore nello stesso modo a tutti.