Questa o.s.ha rappresentato alle varie autorità con l’invio di copiose note sindacali, da parte della segreteria generale, regionale, provinciale e locale, denunciando in tutti modi consentiti dalla legge le gravi e irrisolte criticità che attanaglia la casa circondariale di Ariano Irpino, dalla grave e cronica carenza di personale di polizia penitenziaria, a quello delle funzioni centrali, alla mancanza di un nucleo traduzioni e piantonamenti locale, alla caserma agenti inagibile, alla mancata fornitura di vestiario, a turni prolungati di 9/12 ore consecutive, alla mancata fruizione da parte del personale dei riposi settimanali e dei congedi ordinari spettanti, avendo accumulato numeri altissimi per congedi non fruiti negli anni precedenti, alle quasi quotidiane aggressioni fisiche che i poliziotti penitenziari arianesi subiscono, a causa del fallimento dell’attuale sistema penitenziario e delle scelte politiche praticate negli ultimi decenni, vigilanza dinamica e regime aperto.
Tali regimi hanno solo comportato una perdita del controllo degli istituti penitenziari da parte dell’amministrazione penitenziaria, tanto è vero che tali modalità custodiali e la grave e cronica carenza di personale di polizia penitenziaria, ha comportato che il controllo degli istituti penitenziari passasse dallo stato agli utenti, ovviamente se l’amministrazione non garantisce ai propri uomini e donne strumenti e risorse adeguate, sono impotenti rispetto alla escalation di violenza che purtroppo domina negli istituti penitenziari di tutta Italia.
Ad Ariano oltre ai problemi comuni a tutta Italia, nonostante il notevole impegno profuso dal direttore della casa circondariale, negli ultimi anni, non riesce a garantire degli ottimali standard per motivi dovuti in primis, a causa della grave e cronica carenza di personale di polizia penitenziaria e del comparto funzioni centrali, dobbiamo registrare un altro dato importante e cioè che l’età media del personale di polizia penitenziaria è di 50 anni e circa 30 anni di servizio, ciò comporta inevitabilmente ad un numero di assenze annuali maggiore rispetto ad un poliziotto giovane e appena arruolato, basti pensare che solo i congedi ordinari annuali sono quasi il doppio rispetto ad un giovane poliziotto, poi vanno aggiunti tutti gli altri diritti soggettivi previsti per legge, (lex 104, lex 151, permessi studio, permessi per mandato politico, malattia, a disposizione delle c.m.v. e ecc.ecc.)
La casa circondariale di Ariano dovrebbe avere in servizio n° 167 unità di polizia penitenziaria, tra l’altro tale dato non tiene conto della recente apertura del nuovo padiglione detentivo (circa 200 posti) e della mancanza di un nucleo traduzioni e piantonamenti locale e ad oggi vi sono solo n° 137 unità di cui circa (da detrarre circa 40/50 assenze giornaliere giustificate a vario titolo).
La situazione è critica e allarmante, noi come O.s.a.p.p. abbiamo informato tutte le autorità competenti, compreso il Prefetto di Avellino, ad oggi nessuna risposta. Abbiamo chiesto al provveditore regionale e al d.a.p. la sospensione dei 16 poliziotti distaccati in uscita verso altre sedi e servizi regionale e nazionale, nessuna risposta o atto ne è susseguito.
Chiediamo a tutti un aiuto concreto, affinché non dobbiamo vivere un altra stagione di cronaca penitenziaria e soprattutto evitare che possano accadere eventi drammatici che possano creare situazione di pericolo per i poliziotti penitenziari in servizio presso l’istituto arianese.
Chiediamo una urgente e non più procrastinabile riforma del corpo di polizia penitenziaria, che preveda lo scioglimento del corpo e l’accorpamento alla polizia di stato come specialità e il passaggio nel ministero dell’interno.