Il Tribunale amministrativo regionale ha accolto la richiesta di sospensiva dell'ordinanza della Regione firmata dal presidente Vincenzo De Luca.
Questa mattina la Regione Campania aveva inviato le motivazioni che avevano indotto a firmare l’ordinanza; motivazioni che ponevano l’accento sulla gravità dei contagi, ma per il TAR nulla da fare.
Neppure risulta che la regione Campania sia classificata tra le “zone rosse” e dunque nella fascia di maggior rischio pandemico e che il solo dato dell’aumento dei contagi nel territorio regionale, neppure specificamente riferito alla popolazione scolastica (nei confronti della quale, peraltro, come detto operano le vigenti disposizioni precauzionali in caso di accertata o sospetta positività) e peraltro neppure certo (posto che se ne lamenta al contrario l’incertezza derivante dall’incompleto tracciamento) e la sola mera possibilità dell’insorgenza di “gravi rischi”, predicata in termini di eventualità, non radicano (né radicherebbero) per sé solo la situazione emergenziale, eccezionale e straordinaria, che, in astratto, potrebbe consentire la deroga alla regolamentazione generale, a tacer d’altro perché già considerati, e ampiamente, dal legislatore nazionale.
«È dubbia anche l’idoneità della misura disposta, tenuto conto della prolungata chiusura connessa alle festività natalizie, che non ha, tuttavia, evitato l’aumento registrato dei contagi».Questo il parere della Quinta sezione del Tar Campania, presidente Maria Abruzzese