Il caciocavallo irpino è tra i migliori formaggi italiani a latte crudo. A stabilirlo è stata una commissione di esperti che si è riunita in occasione dell'undicesima edizione del concorso per i migliori formaggi 'Premio Roma', evento promosso dalla Camera di Commercio della Capitale, in collaborazione con Unioncamere Lazio, per individuare e premiare le produzioni casearie di alta gamma collegate alla tradizione gastronomica del territorio italiano.
Dodici assaggiatori professionisti, sulla base di una rigorosa griglia di requisiti organolettici e sensoriali, hanno stabilito che il caciocavallo irpino prodotto dalla Cooperativa Molara di Zungoli è fra i migliori tre formaggi a latte crudo di tutta la penisola. La premiazione è avvenuta davanti al Tempio di Adriano, in piazza di Pietra, davanti a una platea composta in prevalenza da rappresentanti del mondo delle istituzioni, esperti nel settore della ristorazione, giornalisti e assaggiatori.
Un premio prestigioso e meritato, dunque, quello ottenuto dalla Cooperativa Molara, che dal 1972 commercializza prodotti caseari appartenenti alla tradizione alto-irpina e che conta oggi quasi trecento soci. Una bella realtà che, nonostante il freno delle esportazioni italiane e la crisi che attanaglia non da poco il settore caseario, è riuscito anche quest'anno a chiudere il suo bilancio con il segno positivo, incrementando le vendite dei formaggi prodotti dai propri soci. È un segnale davvero incoraggiante, che fa capire quanto investire su un prodotto tradizionale di qualità alla fine dia i suoi frutti. Tutti sanno, infatti, che il caciocavallo è il formaggio più tipico e diffuso nelle zone collinari e montuose del Sud Italia.
Quello prodotto dalla Cooperativa Molara deve però la sua particolarità alla stagionatura nelle grotte di tufo nel centro storico di Zungoli, stagionatura che può durare dai quattro ai venti mesi. Ha un gradevole profumo di fiori di campo ed erba, mentre il suo sapore è aromatico, piacevole, da piccante a molto piccante nelle forme più stagionate. Da provare, insomma, magari abbinandolo ad un buon vino DOGC prodotto nella nostra provincia.