- “L’oblio – scriveva il poeta argentino Borges - è solo una forma della memoria, il suo luogo sotterraneo”. E proprio sul sentiero che unisce memoria e oblio torneranno ad incontrarsi cultura scientifica e cultura umanistica per la sesta edizione del Meeting “le 2ue Culture” in programma dal 3 al 7 settembre, presso il centro di ricerche genetiche Biogem, ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino.
Cinque giorni di confronto tra i saperi per sperimentare, riscoprire e plasmare chiavi d’accesso alla modernità, approfondire i temi dell’attualità scientifica e filosofica, esplorare le frontiere della ricerca italiana ed internazionale. “Tra gli ospiti di questa edizione – spiega il presidente di Biogem Ortensio Zecchino - ci saranno l’americano Oliver Smithies, premio Nobel per la medicina nel 2007, il neurobiologo francese Jean Pierre Changeux dell’Institut Pasteur di Parigi e una grande firma del giornalismo italiano come Paolo Mieli, solo per citare alcuni nomi, insieme a protagonisti di primo piano del mondo accademico e culturale. L’obiettivo – aggiunge Zecchino che, con il suo intervento, aprirà la manifestazione nel pomeriggio del 3 settembre – è innescare percorsi e prospettive comuni tra ricercatori di diversa estrazione partendo dalle riflessioni contenute nel celebre saggio di Charles Snow”.
All’ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli sarà affidata la prolusione del meeting per inquadrare dal punto di vista storico il rapporto tra memoria e oblio con uno sguardo complessivo su eventi, processi e fenomeni che hanno lasciato, in alcuni casi, ferite ancora aperte. Una delle più profonde ed estese sarà al centro delle riflessioni di Cosimo Risi, Ambasciatore d’Italia a Berna, e David Meghnagi dell’Università “Roma Tre” che, giovedì 4 settembre alle ore 17,00, parleranno di “Shoah: memoria e negazionismo” A seguire, un salto all’indietro nel tempo e nello spazio con “L’universo: una memoria di oltre tredici miliardi di anni” nell’analisi e nella ricostruzione di Antonio Ereditato dell’Università di Berna, Direttore del Laboratory for High Energy Physics e dell’Albert Einstein Centre for Fundamental Physics. Venerdì 5 settembre, il Prof. Marco Salvatore dell’Università “Federico II” di Napoli risponderà all’interrogativo sulla codificazione dei ricordi “Visualizzare la memoria?”.
Subito dopo sarà chiamata in ballo anche la letteratura con la relazione su “La memoria di Dante” a cura del prof. Enrico Malato dell’Università “Federico II” di Napoli. Alle 19.00, riflettori puntati su una delle maggiori voci internazionali delle moderne neuroscienze, Jean Pierre Changeux, presidente tra l’altro del comitato di bioetica francese, che svilupperà l’argomento “Toward a neuroscience of the human person”. Sabato 6 settembre 2014 ancora due importanti declinazioni del concetto di memoria: appuntamento con Piergiorgio Strata (Università di Torino, Istituto Nazionale di Neuroscienze) per uno speach su “Neuroscienze e memoria” e con lo storico della musica Paolo Isotta per indagare il legame privilegiato tra le 7 note e il cervello.
Domenica 7 settembre, alle ore 10,30 si apre la finestra su “L’oblio delle memorie. Eruzioni, terremoti e le loro tracce che non sappiamo più ricordare”, dibattito moderato dal giornalista scientifico Pietro Greco con il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Stefano Gresta, Viviana Castelli (INGV Bologna) e Giovanni Ricciardi (INGV Napoli). Sarà anche l’occasione per celebrare il centenario della nascita di Giuseppe Mercalli, sismologo e vulcanologo di valore che fu ideatore della Scala Mercalli per misurare l’intensità macrosismica dei terremoti e diresse l’Osservatorio Vesuviano. Nei giorni del meeting saranno letti brani di lettere e scritti di Giuseppe Mercalli e sarà visitabile una mostra documentaria sulla sua attività. Sempre domenica, alle ore 18.00, l’atteso intervento di Oliver Smithies, Premio Nobel per la Medicina nel 2007 dal titolo “From gels to genes: 60 years as a scientist”.
Introdurrà Gaetano Manfredi, Rettore eletto dell’Università “Federico II” di Napoli. Smithies si aggiudicò il Nobel, unitamente a Mario Capecchi, già ospite del meeting le 2 Culture nel 2010, per aver inventato la tecnica del gene targeting per la creazione di topi knockout, topi a cui vengono disattivati alcuni geni. Questa tecnica è di fondamentale importanza nella ricerca biomedica per comprendere la funzione dei geni e la loro implicazione nell’insorgenza di patologie. I due premiati, lavorando indipendentemente l’uno dall’altro, hanno raggiunto gli stessi risultati coronati dalla più alta onorificenza in campo scientifico. A fare da prologo a Smithies saranno Fabrizio Benedetti dell’Università di Torino alle ore 16.00 con “La memoria farmacologica e l’effetto placebo” e alle 17.00 l’antropologo Marino Niola del “Suor Orsola Benincasa” sul confine denso di simboli tra “Radici e memoria” A chiudere l’edizione 2014, sarà un’intervista a più voci del presidente Ortensio Zecchino su “Biogem: bilancio e prospettive” a tu per tu con alcuni tra i più autorevoli giornalisti del territorio. Anche quest’anno sarà assegnato il Premio Letterario “Maria Antonia Gervasio” alla più significativa opera di divulgazione scientifica. Come è consuetudine, il programma del Meeting le 2ue Culture sarà accompagnato da un’appendice serale dedicata alla letteratura, alla poesia e alle performance artistiche che coinvolgono anche i ricercatori dell’istituto “Gaetano Salvatore”.