ARIANO IRPINO - Ci giocavamo tanto, forse tutto, ma stavolta non abbiamo fallito. Vittoria importantissima e meritata, sebbene il derby tra Ariano e San Tommaso non passerà agli annali per lo spettacolo. Nel complesso di una partita a tratti noiosa, specie nel primo tempo, vince la squadra che più aveva da perdere e che per questo ha avuto più voglia di vincere, ossia la Vis Ariano.
Primo tempo che sembra iniziare bene per l'Ariano che già al 2' con Santosuosso impegna Afeltra; mentre al 13' è una girata di Curcio sugli sviluppi di un corner a finire di poco alta. Risposta ospite due minuti dopo con un contropiede che Ripoli prova a finalizzare, ma trova l'opposizione di Federici. Sembrano i prodromi di un monologo. Sono solo un paio di squilli di tromba. Il resto del primo tempo è solo tanta noia. Noia interrotta per un attimo al 35' con una bella conclusione di Purcaro, che finisce di poco fuori. Ma è un lampo e poco più. Si va al riposo sullo 0-0. San Tommaso fin troppo tranquillo e Ariano che ha fatto poco di più dei suoi avversari.
La ripresa è un'altra musica. Almeno in termini di emozioni. La manovra è migliore rispetto al primo tempo e anche la determinazione dei ragazzi in maglia biancazzurra. Al 4' Bernardo ci prova dal limite, ma Afeltra risponde da gran portiere. Passa un minuto e l'urlo di gioia del gol del vantaggio arianese viene "strozzato" dal signore Renzullo, che fischia il fuorigioco a Di Gruttola, che aveva insaccato dopo una buonissima trama offensiva. Poco male, l'appuntamento con il gol per la Vis Ariano è solo rinviato. Al 22' l'Ariano usufruisce di un corner. La difesa avversaria è pronta, ma devia ancora in corner. Il secondo tentativo è quello buono: cross perfetto di Santosuosso per Bernardo, che insacca il suo secondo gol stagionale e sblocca una situazione che minuto dopo minuto si stava facendo sempre più complicata. La risposta di un impalpabile San Tommaso è tutta in una punizione alta di Giannattasio al 26'. Capovolgimento di fronte e Purcaro si inserisce al 27' tra le maglie della difesa avellinese, superando Afeltra in uscita con un pallonetto beffardo. E' il 2-0 ed è il sipario sul match. A quel punto è solo gestione sapiente del vantaggio, con due soli brividi. Il primo al 31' il tiro di Purcaro su assist di Errico, sul quale però si fa trovare pronto Afeltra. Il secondo al 35' con Federici che para bene su un colpo di testa di Apicella. Poi più nulla davvero, se non il disappunto per l'espulsione per doppia ammonizione del capitano Santosuosso proprio nell'ultimo minuto di recupero. Espulsione che gli costerà il derby di domenica prossima a Mirabella. Ma a parte questo va bene così.
Un successo che dà grandi speranze. La sconfitta dell'Eclanese porta i nostri cugini a -8 da noi proprio alla vigilia dello scontro diretto. Ma ormai anche superarci, che già di per sé sarebbe un miracolo, potrebbe non bastare ai nostri prossimi rivali, sempre più lontani dalla distanza minima dalla quintultima per giocare i play out. A Mirabella, vincendo, si chiuderebbe definitivamente il discorso ultimo posto. Ma la vittoria di oggi è fondamentale sia in chiave play out che in chiave salvezza diretta. Siamo sempre penultimi ma solo a -5 dalla coppia Campagna-Forza e Coraggio, quindi con ampi margini di migliorare la nostra posizione per giocare i play out in casa. Inoltre siamo solo a -6 dalla Massa Lubrense e dalla salvezza diretta. Obiettivo raggiungibilissimo. Con lo spirito giusto possiamo farcela. Sarà un'impresa, ma è possibile.
Vis Ariano: Federici, Di Gruttola, Speranza, Spaccamiglio R., Bravoco, Curcio, Purcaro (46'st Memoli), Jonathan, Bernardo (33'st Parisi), Santosuosso, Errico (38'st Delle Donne). All.: Del Vecchio
San Tommaso: Afeltra, Tucci, Tornatore, Liguori, Trifone, Titti, Di Gianni (31'st Maccia), Avallone, D'Acierno (18'st Apicella), Giannattasio (38'st Saveriano), Ripoli. All.: Silvestro
Arbitro: Renzullo di Torre del Greco
Marcatori: 22'st Bernardo, 27'st Purcaro
Espulsi: al 49'st Santosuosso (A) per doppia ammonizione
Ammoniti: Jonathan, Tucci
Ascolta la radiocronaca completa a cura di Mario Grasso