Un avvocato con il vizietto del basket. Valentina Calandrelli si appresta a vivere una stagione importante: rivestirà il ruolo di assistant coach al fianco di un’altra esordiente, Iris Ferazzoli. Dopo aver acquisito il titolo di allenatore, l’ex cestista beneventana, protagonista di ben quattro stagioni in canotta rossoblu con due promozioni consecutive dalla B regionale alla serie A2, sarà all’esordio su una panchina seniores dopo l’esperienza delle ultime due stagioni nel settore giovanile arianese.
Ti appresti alla prima esperienza da allenatrice in prima squadra. Con quale spirito?
Innanzitutto mi sento di ringraziare la società il presidente Cirillo, e Iris Ferazzoli per avermi dato fiducia in questa nuova esperienza. Lo spirito sarà quello di grande umiltà, ma allo stesso tempo di grande impegno ed entusiasmo, oltre che di sottointesa professionalità, per mettere a disposizione della squadra le mie conoscenze e quelle che nel tempo amplierò ed aggiungerò al mio bagaglio di allenatrice. Credo che solo ampliando continuamente le mie conoscenze potrò essere sempre pronta a dare il mio apporto tangibile alla squadra. Il corso del primo anno allenatore, tenuto a Sportilia, mi ha aperto nuove prospettive e mi ha reso ancora più consapevole di quanto sia fantastico questo sport.
Che squadra sarà la Mcs?
Credo che sarà una squadra combattiva e collaborativa, dove qualità e quantità avranno le giuste proporzioni. D’istinto mi viene da paragonarla, in maniera non convenzionale, alla “legione romana”: modello di efficienza nell’aspetto tattico-organizzativo, consolidato dalla consapevolezza che ciascun membro debba contare sull'appoggio del compagno all’interno di un meccanismo di lavoro di squadra. L’alchimia tra esperienza e gioventù potrà far divertire i nostri sostenitori. Abbiamo bisogno di loro. Mi piacerebbe vedere lo stesso entusiasmo dello storico traguardo della promozione in A2 o del più che positivo primo anno nella medesima serie. Sono stati il sesto uomo in campo.
Reparto lunghe di qualità ma senza un vero centro: come giocherete?
Cercheremo di mettere ogni singola atleta nelle condizioni di fare tutto ciò che sa fare. Non avremo un centro puro sulla carta, ma il nostro reparto di interne ha un bagaglio tecnico-tattico, oltre che fisico, così ampio che questo non ci impensierisce. Settore giovanile e prima squadra, impegno full time: come vi organizzerete? Credo che Iris abbia la responsabilità della serie A e quindi cercherò di sgravarla un po’ da altri pensieri, sempre in un clima di piena condivisione. Non mi spaventa incrementare le ore di lavoro. Quando fai della tua passione il tuo lavoro è una fortuna, perché puoi andare in palestra con i giusti stimoli. Questo fa la differenza. Comunque, la prospettiva è di creare giocatrici che possano un giorno vestire la maglia dell’Ariano in serie A e/o che possano calcare palcoscenici importanti. Per noi è un progetto di continuità. Potremo contare sul prezioso contributo di Eliana Caraglia.
Obiettivi?
Salvezza anticipata attraverso la qualificazione alla poule promozione? Personalmente credo che la nostra squadra debba lavorare giorno dopo giorno, sposando l’idea di sacrificio, partendo da alcune certezze per raggiungerne altre. Qualsiasi sia l’obiettivo, la nostra forza ci permetterà di lottare per questo. Raggiungere la salvezza anticipata attraverso la qualificazione alla poule promozione, oggi, ai nastri di partenza sarebbe auspicabile, ma come si dice la fame vien mangiando e credo che se la coesione sarà uno dei nostri punti cardini, potremo vedere cosa succederà, tenendo sempre i piedi ben saldi a terra!