Lunedì sera, ore 21, il tanto atteso match tra Avellino e Bari al Partenio Lombardi. Braglia ha presentato la sfida: “Una partita in cui ci saranno da fare tante cose, bisogna prepararla bene, i ragazzi lì davanti devono essere liberi di esprimersi. Di Gaudio è l’unico che si sceglie la posizione per dare quel qualcosa in più. E’ uno che può saltare l’uomo, il suo atteggiamento conta. Le gare importanti sono per i giocatori importanti. Io quando giocavo era con le piccole che non prendevo palla, in tali casi può subentrare il fattore della sottovalutazione. Sarà un match difficile per noi ma anche per il Bari”.
Poi va proprio sui galletti: “Hanno dimostrato di essere una squadra forte, dietro Gigliotti c’è Di Cesare che però è infortunato, Ricci, Pucino. Sono giocatori di B, Celiento è veloce. Non so se Pucino si ricorda quando è stato qui ma a Varese ha messo in evidenza tutta la sua bravura. Botta andrà seguito, non è statico, si butta sui lati. Hanno 9 punti su di noi e 6 sul Monopoli, secondo. Ci vorrà la formazione più adatta per giocarci contro”.
La riflessione si sposta su alcuni singoli dell’Avellino: “Matera può fare meglio rispetto a Torre del Greco, lì c’è stata una buona gara globale. Sono contento del ragazzo, è un introverso ma in campo dà il suo supporto. Su Carriero dico che dipende da lui, si deve convincere che ogni anno è diverso, ogni partita è diversa, è importante che sia continuo, ci vuole l’”incazzatura”, come quella della scorsa stagione. Sa cala fa fatica, deve sfruttare le sue armi che sono quelle della corsa, dell’aggressività. Ora sta bene”.
Si sofferma anche sulla classe arbitrale in terza serie: “E’ caduta la qualità, io ricordo i Marini, i Valeri che poi sono diventati internazionali. Ora non è facile individuarne di bravi, il quarto uomo non aiuta. Tra loro non ci deve essere invidia”.
Richiama il pubblico, la prevendita sta andando a gonfie vele: “Spero che rientri tutto, è arrivato il momento di stringersi attorno. Li abbiamo fatti arrabbiare, ora bisogna essere uniti”.
Lo spirito che richiede ai suoi in vista del monday night contro la capolista: “L’anno scorso bravi e belli, poi perdemmo 4-1. Ci vuole praticità, cattiveria in ogni zona del campo altrimenti sarà dura. E’ importante unire atteggiamento e qualità, dobbiamo capire quando è il momento giusto”.
Voci da Bari sulla condotta dei lupi in campo, alle quali quale Braglia prontamente replica: “Non me ne frega di quello che dicono. Loro non sono molto diversi, si lamentano sui falli, sulle trattenute. E’ una squadra che non gioca di fioretto, i giocatori si sono adeguati a questa categoria e non è un’offesa nei loro confronti”.