Da Carmine Grasso, consigliere Pd, riceviamo e pubblichiamo
Arriva prima quest’anno la bolletta per il pagamento dell’imposta comunale sui rifiuti solidi urbani e, soprattutto, ad Ariano Irpino arriva molto più salata rispetto a quella del 2014. Proprio in queste ore l’amministrazione comunale sta recapitando ai cittadini gli avvisi di pagamento della Tari, il tutto in piena ottemperanza rispetto a quanto impartito dalla normativa vigente e dal Regolamento IUC, approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 29 del 30 luglio scorso approvata con i soli voti favorevoli dalla Maggioranza del Sindaco Gambacorta.
È amara la sorpresa che attende la totalità dei contribuenti, costretti a versare quest’anno tariffe maggiorate che vanno dal 15 al 20 - 25% rispetto agli importi dovuti per gli esercizi precedenti. L’amministrazione ha approvato l’aumento della TARI per circa il 15% a carico delle famiglie (nel caso nucleo familiare composto da 2 componenti ed abitazione di 110 mq per un aumento di circa a 40 euro) e di oltre il 20% a carico delle attività (con un aggravio, per ogni 100 mq di attività, di circa 100 euro per uffici, studi professionali, carrozzerie ed autofficine, 120 euro per negozi di abbigliamento,calzature, cartolibrerie, 270 per i ristoranti, trattorie e pizzerie).
È inutile il tentativo di mascherare la stangata con annunci tipo “le nuove attività commerciali del centro storico non pagano la Tari”. Quest’ultimo era un provvedimento varato dal Consiglio Comunale all’Unanimità con delibera n. 12 del 6.5.2015, che prevede delle agevolazioni economiche e/o sgravi fiscali per le ditte/ Società/Cooperative/Associazioni di Volontariato/Associazioni Sportive che stabiliranno la loro sede legale ed operativa nel Centro Storico. I contributi previsti dal regolamento approvato ammontano ad un totale di 15.000 euro nel 2015 ed interessano solo 10 nuove attività che si insedieranno nel centro storico con un contributo massimo di 1.500 euro cadauno.
Il contributo predetto è indipendente dall’aumento della Tari che la minoranza non ha condiviso. Cresce, dunque, ad Ariano Irpino, il carico tributario afferente al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, nonostante il comparto nel corso dei mesi precedenti non sia stato gestito in maniera impeccabile dalla compagine amministrativa guidata dal sindaco Gambacorta. Il paradosso è che proprio nel momento in cui l’assessore alle Finanze dichiara che la raccolta differenziata passa dal 35 a 48% e che ha scovato centinaia di evasori, i costi del servizio lievitano in maniera spropositata (quasi seicentomila euro) e tutti sulle spalle dei cittadini. Se questi sono i risultati, tutti coloro che profondono impegno nel differenziare i rifiuti si sentono presi in giro.
Ancor più si sentono presi in giro tutti i cittadini che si sono resi conto che i costi della Tari sono lievitati per una cattiva gestione del comparto, per i costi aumentati anche per spese che potevano essere estrapolate dal costo di raccolta e smaltimento rifiuti, e soprattutto perché si sarebbe potuto agire su altre tasse e tributi locali per alleviare il carico fiscale e non si è volutamente fare nulla. Il risultato ottenuto dall’Amministrazione è avere a disposizione un aumento della spesa corrente ottenuto con l’aumento di tasse e tributi anzichè dal taglio degli sprechi.