“L’Amministrazione comunale conferma piena e totale fiducia nell’operato del Segretario Generale, Avv. Monica Cinque…” è quanto dichiarato, in una nota in data odierna, dall’Amministrazione comunale di Ariano Irpino in merito al tenore e al contenuto delle notizie apparse sulla stampa locale in relazione all’assemblea dei Vigili Urbani.
La nota dell’Amministrazione continua invitando “…i responsabili di ciascun settore comunale interessato alla vicenda a valutare con attenzione ogni dichiarazione e prendere i dovuti provvedimenti tenuto conto che il Segretario è il capo del personale”.
Conclude l’Amministrazione “…lo stesso appello è rivolto alle rappresentanze sindacali, in particolare a quelle provinciali, affinché ogni dichiarazione riguardante l’operato e la professionalità del personale e dei dirigenti dell’ente vengano adeguatamente ponderate al fine di evitare illazioni gratuite che possano ledere ingiustamente l’immagine dell’Ente e dei suoi operatori”.
In merito ai tre punti sopra riportati, la scrivente O. S. precisa quanto segue.
1) L’assemblea di ieri era stata indetta anche per chiarire le difformità tra quanto comunicato dalla segretaria comunale il 19 dicembre 2012 (sospensione dell’erogazione di ogni istituto di trattamento accessorio nel 2013) e quanto affermato dall’amministrazione (continuare nell’erogazione): è evidente che tra le due cose esiste quanto meno una differenza… notevole. Non si tratta di illazioni, ovviamente, ma di dichiarazioni debitamente verbalizzate.
2) Nessuno ha mai messo in dubbio le professionalità delle persone coinvolte. Si tratta, invece, di acquisire elementi utili per comprendere la situazione, per fare chiarezza su una questione intorno alla quale esistono dichiarazioni fortemente divergenti; questione che interessa il lavoro dei dipendenti e l’erogazione di importanti servizi, e quindi al centro del legittimo interessamento dei lavoratori e delle parti sociali.
3) Come Organizzazione Sindacale, abbiamo sempre tenuto nella massima considerazione la professionalità del personale interno, tanto da suggerire all’amministrazione di ricorrere alle loro prestazioni anche in circostanze nelle quali, al contrario, si è preferito ricorrere a personale esterno, oltretutto con un aggravio di spesa, che avrebbe potuto essere risparmiato e indirizzato, per esempio, a sgravare dall’IMU le famiglie disagiate.