Il commissariamento dell’ATO Rifiuti, anche se per breve tempo, rappresenta inequivocabilmente una sconfitta per la politica.
Azzuffarsi per gestire una struttura delicata per le sue competenze, per solo tre mesi, ci fornisce una immagine di una politica eccessivamente irresponsabile, che litiga per il “poco”, quando è in gioco c’è il” tanto”. L’ATO Rifiuti di Avellino finora si è contraddistinto per aver “approvato” il piano industriale dei rifiuti, con annesse scelte per la collocazione degli impianti di trattamento della frazione umida: Chianche e Teora. Sicuramente una scelta scomoda ed impopolare, dove L’ATO assumendosi una grande responsabilità politica e sociale , ha saputo dare una risposta concreta alla programmazione di un servizio strategico come quello dei rifiuti.
Ad oggi i lavori, per l’adeguamento dell’impianto di Teora, sono stati appaltati da parte di Irpiniambiente, e per l’impianto di Chianche l’iter procedurale è in dirittura di arrivo.
Questi due impianti, che vanno ad aggiungersi a quelli attualmente operanti, permetteranno concretamente di intervenire sul contenimento dei costi del servizio,perchè quello che incide notevolmente sul costo finale, non è la raccolta ed il trasporto, come strumentalmente si vuole far apparire, bensì la carenza d’impianti, come nel nostro caso. Se dal 2015 la nostra beneamata Regione paga all’Europa una multa di ben120 mila € al giorno, è proprio per la carenza di impianti e non per la mancata raccolta.
Poi c’è l’altro grande problema dell’affidamento, percorso avviato e ancora non concluso, per le ultime note vicende. Adesso chiederemo al Commisario, che probabilmente a breve sarà nominato, di completare il lavoro iniziato con l’affidamento del servizio ad Irpiniambiente. Noi di una cosa siamo certi: è che mentre la politica litiga, ci sono i lavoratori che silenziosamente tutte le mattine puliscono il nostro territorio.
Ci auguriamo che negli imminenti assetti della governance, dell’ATO Rifuiti, prevalga quel alto senso di responsabilità e di univocità d’indirizzo che finora ci ha contraddistinto, facendo di questa provincia un modello gestionale.