in merito alla notizia di ieri sull'assoluzione di un professore reo di aver molestato una studentessa, riceviamo e pubblichiamo la smentita da parte dell'avvocato della controparte:
In qualità di difensore della famiglia della minore, devo farle notare che tale notizia, purtroppo, non corrisponde al vero. Ed infatti il Tribunale di Benevento ha riconosciuto la sussistenza dei fatti contestati all’imputato, ha ritenuto che gli stessi concretassero un reato diverso da quello contestatogli nel capo di imputazione, e lo ha condannato alla pena di mesi tre, oltre al risarcimento dei danni nei confronti della parte offesa, da liquidarsi in separata sede.
Il Tribunale di Benevento ha dichiarato “........ responsabile del reato di cui all’art. 660 c.p.... e lo condanna a mesi tre di arresto, oltre al pagamento delle spese processuali. Pena sospesa. Condanna ......... a risarcire il danno morale e materiale, da liquidarsi in separata sede”
La invito, pertanto, a rettificare la notizia, pubblicando la presente nota con lo stesso risalto che ieri ha dato alla presunta assoluzione. Nel dispositivo letto ieri in udienza il termine “assoluzione” e la locuzione “il fatto non sussiste” non sono stati pronunciati dal Giudice, che invece ha emesso una inequivocabile sentenza di condanna in primo grado.
Tanto ad onor del vero e per rispetto della giovane vittima di questo brutto fatto di cronaca: che a leggere la notizia, così come è stata pubblicata, potrebbe essere considerata una bugiarda o una mitomane, e che invece, secondo la sentenza, ha raccontato semplicemente la verità ed ha diritto ad essere risarcita.
Avv. Domenico Simone
(N.d.R.) In pratica è stato condannato per molestie; cadono invece le accuse di violenza sessuale. Per i giudici del Tribunale di Benevento le deposizioni delle dichiarazioni accusatorie presentavano innumerevoli contraddizioni per cui il fatto non sussiste. Il docente è stato ritenuto colpevole solo del reato di molestia: un dispositivo separato che gli ha comportato la condanna a tre mesi.