Russo Arturo Miguel, appuntato dei carabinieri in servizio presso la stazione dei carabinieri di Zungoli il giorno di Pasquetta del 2010 interveniva, seguito di una richiesta di intervento della centrale operativa della Compagnia di Ariano Irpino, nel centro storico del paese per sedare un tentativo di aggressione consumato da alcuni giovani di Grottaminarda ai danni di un loro coetaneo.
I predetti giovani, pur di portare a termine il loro intento, rincorrevano la loro vittima introducendosi finanche nel cortile della caserma dei carabinieri.
Il milite veniva oltraggiato da alcuni giovani e veniva accusato di aver deliberatamente investito uno di loro mentre con l’autovettura di servizio si dava al loro precipitoso inseguimento.
L’intervento del carabiniere determinava nello stesso contesto anche l’aggressione di un altro giovane che veniva aggredito solo per essere stato riconosciuto come il figlio del militare.
Il Tribunale di Benevento (dott.ssa Anita Polito), dopo un lunghissimo dibattimento nel corso del quale sono stati sentiti numerosi testimoni, ha assolto il militare assistito dall’avv. Domenico Carchia dall’accusa di lesioni.
E’ stata così convalidata la tesi del militare che sin dall’immediatezza dei fatti ha sostenuto che il giovane di Grottaminarda aveva simulato l’investimento e che, pertanto, le lesioni che gli erano state diagnosticate presso il locale nosocomio non erano state determinate dalla sua condotta.
Ha, invece, condannato otto mesi di reclusione uno dei due giovani del comune ufitano (difesi dall’avv. Terrazzano e dall’avv. Paone) per oltraggio, lesioni, minacce e danneggiamento e l’altro a sei mesi di reclusione per il delitto di oltraggio di minacce.
Entrambi sono stati inoltre condannati al risarcimento dei danni subiti dalle costituite parti civili.