ARTICOLO 1 MDP in sostegno a Franza

di , Lunedì, 07 Settembre 2020

L'esplosione della pandemia COVID 19, tutt'ora esistente, che tanto duramente ha colpito la nostra Città (sarebbe doveroso incidere i nomi delle persone decedute per COVID su una lapide da collocare nel cortile del Palazzo di Città a fianco dei caduti delle due grandi guerre) ha generato un nuovo mondo che impone una lettura nuova della realtà in cui viviamo. Nei prossimi mesi si giocherà molto del futuro economico e sociale di Ariano. Saranno indispensabili scelte di grande momento e la capacità di prenderle o meno peserà a lungo sul nostro futuro. La pandemia ha fatto cadere molti veli e niente può e deve essere come prima. I luoghi di cura non dovranno essere più focolai di contagio, devono essere messi in sicurezza anche con procedure per le infezioni ospedaliere (sarebbe, perciò, opportuna la presenza di un infettivologo). L'Ospedale deve essere polo per le emergenze e le pratiche mediche importanti e complesse; tutto il resto deve essere portato ad un passo da casa dei cittadini. Il che significa recuperare lo squilibrio tra Ospedale e territorio, creare una rete di servizi territoriali, con un distretto sanitario dotato di ambulatori di prevenzione e sicurezza, una potenziamento dei servizi di Guardia Medica, un patto con i Medici di base. Eventuali focolai devono essere individuati e spenti sul territorio. E l'esperienza di quei terribili mesi ci dice che i Manager della Sanità Pubblica non devono essere scelti tra cordate politiche e che la selezione di Dirigenti e Primari deve avvenire per competenze e titoli e non per vicinanza politica.

 

La politica per il lavoro e per la sua dignità deve ritornare centrale. Si possono predisporre piani di riconversione del patrimonio edilizio in chiave anti sismica, di manutenzione delle opere infrastrutturali, di contrasto al dissesto idrogeologico, di ammodernamento e di efficientamento delle condotte idriche e degli impianti di depurazione, di manutenzione straordinaria della edilizia residenziale popolare attraverso piani di piccole opere.

 

Si presenta una grande occasione per rigenerare il tessuto urbano, rendendo fruibili gli spazi pubblici in modi allargati e contesi agli usi impropri e alle occupazioni abusive, con un piano di pedonalizzazione, mettendo a disposizione dei negozi dei dehors senza tassazioni, con una conversione ecologica della Città e una mobilità urbana sostenibile.

 

E soprattutto occorre dotare l'intero territorio cittadino della banda larga e favorire l'accesso alle nuove tecnologie, fondamentali per combattere lo spopolamento delle nostre zone e la fuga dei giovani. Del resto il lock-down ha evidenziato in modo lampante la struttura di classe della società.

 

Non si può più continuare a considerare la campagna solo una zona di servizio per la Città. Occorre favorire sempre più l'accessibilità e la fruibilità delle zone rurali, facendo fare un salto di qualità al turismo rurale.

 

L'ampliamento della ZES è fondamentale, a condizione che sia vero attrattore di investimenti da aree esterne, e consentano crescite veloci del numero di occupati e la permanenza delle aziende oltre gli incentivi. E' indispensabile creare una via di collegamento veloce del PIP di Camporeale alla ALTA VELOCITA', la cui piattaforma logistica deve essere una e deve essere quella di Valle Ufita (e bene ribadirlo!) . Insomma il futuro della nostra Città e del Territorio corre sull'innovazione e sulla ricerca. Abbiamo bisogno, anche nella Pubblica Amministrazione, di professionisti del digitale, sviluppatori, programmatori etc., attraverso una seria politica di formazione. I centri di ricerca devono offrire il proprio contributo alla crescita culturale, e non solo, della comunità locale. Ad esempio, una collaborazione scientifica, culturale, con la vicina Puglia potrebbe essere una delle chiavi della politica di rilancio delle nostre zone, E, a tal fine, si potrebbe cominciare dalla immediata istituzione di un civile e cadenzato servizio ferroviario, finendola di confermare la stazione di Ariano come fanalino di coda. Anche la nostra ferrovia ha una sua storia e può essere utilizzabile ai fini turistici, come accade per altre linee ferroviarie provinciali. Dobbiamo, cioè, mettere in moto un processo serio e reale di crescita economica, produttiva e sciale della Città e del territorio di Ariano, perché l'alta capacità, da sola, non risolverà tutti i nostri problemi. La Politica, insomma, deve alzare di molto l'asticella.  E' necessario avere una visione ampia, dei " pensieri lunghi" e non chiudersi in vecchie logiche di potere, di schieramenti autoreferenziali, badando solo al proprio successo personale. Di fronte ad una destra agguerrita è stato, secondo noi, un suicidio politico dividere il Centro Sinistra, non su idealità e proposte ma solo per tatticismo. ARTICOLO UNO MDP non ha presentato una sua lista alla Regione ma è impegnato per la vittoria del Centro Sinistra e di De Luca. Non è nemmeno presente alle elezioni comunali perché non c'è stato tempo di comporre una propria lista, a seguito del passaggio inaspettato di alcuni suoi componenti nel PD.  Ma ci siamo e continueremo ad esserci. Per il momento, in queste elezioni, si impegna a sostenere la candidatura a Sindaco di Enrico Franza, perché la coalizione che lo sostiene è in linea con il modello della alleanza di Governo e potrebbe avere un futuro come laboratorio politico, e poi perché essa ci appare la più attrezzata a contrastare e vincere la destra. Offriamo al candidato Sindaco questi nostri suggerimenti, ad integrazione del suo programma, con la convinzione che saprà trarne spunti utili per la Città.