Ringrazio i candidati e gli esponenti politici che talvolta hanno la bontà di fare riferimento a me ed alle questioni che ho segnalato come meritevoli di attenzione ed approfondimento durante la campagna elettorale. L’ho fatto esclusivamente nella convinzione che sono alcuni dei temi che premono agli elettori; le mie opinioni personali, destinate al riserbo, non hanno alcuna importanza. Non intendo esprimere alcun orientamento, almeno per ora, anche se ho una mia piccolissima storia politica che rivendico e non rinnego, benché sia tanto modesta da non avermi messo al riparo, qualche mese fa, dall’essere tacciato di “vago piglio borghese reazionario”. Pazienza.
Mi sembra che, dopo un avvio all’insegna della sottolineatura delle peculiarità di ciascuna coalizione, il confronto si vada fortunatamente sempre più spostando su problemi e programmi. Bene. Insisto che questa competizione elettorale è diversa da tutte le altre, perché arriva dopo un’esperienza traumatica unica e (speriamo tutti) irripetibile. Gli arianesi vogliono sapere come si considerano e si intendono affrontare i problemi della sanità, dei collegamenti ferroviari e viari, della ricerca ed utilizzazione di provvidenze per la ripresa economica, del centro storico, della cultura, del commercio, dei servizi sociali, dell’agricoltura. Soltanto di questi argomenti e degli altri ad essi assimilabili si dovrebbe parlare.
Proprio per la particolarità di queste elezioni, si dovrebbero evitare polemiche ed avere sempre in mente che la Città, dal giorno dopo la proclamazione del nuovo Sindaco, avrà bisogno di concordia, di unità e coesione per sostenere i duri compiti che la attendono nel suo complesso. Perciò ritengo che illazioni su rapporti fra dimissioni del sindaco uscente e crisi sanitaria, ovvero l’uso di espressioni che rimarchino età e genere di una ex amministratrice che, ad onor del vero, ha innescato, in maniera che denota inesperienza, una diatriba che ha presto stemperato i toni scandalistici in una divergenza sul riparto dei costi di gestione di un immobile concesso in comodato, potessero essere tranquillamente evitati. Gli elettori aspettano di sapere dai candidati cosa e come vogliono fare; i chiacchiericci sugli avversari vanno banditi.
Auspico che tutti i contendenti facciano sempre maggiore chiarezza sulle proprie posizioni, affrontando i problemi concreti e trascurando le accuse reciproche.
In questa ottica auguro buon lavoro!