RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Nella seduta di Consiglio comunale del 20 gennaio 2021 la maggioranza consiliare (uno assente ed uno astenuto i due consiglieri rappresentanti del PSI) ha respinto la proposta di costituzione di una commissione speciale sull’ospedale, presentata dalla minoranza tutta, a seguito del documento approvato all’unanimità il 9 dicembre 2020. La motivazione è sostanzialmente di inutilità di tale organismo, ben potendo occuparsi della stessa problematica la commissione permanente comunemente denominata dei “servizi sociali”, nonché il Sindaco nella sua qualità di autorità sanitaria locale e di componente della Conferenza dei Sindaci istituita presso l’ASL.
Come qualcuno ha ricordato nel dibattito, avevo manifestato il mio favore alla proposta.
Va comunque bene anche così, non c’è un problema politico o di dinamiche fra amministrazione ed opposizione, cui mi sento estraneo.
Voglio però rammentare ai giovani amministratori, ricordando di essere abbastanza anziano da essere uno dei pochi superstiti della commissione che redasse lo schema dell’originario Statuto comunale (poi ovviamente emendato ed aggiornato), che le commissioni permanenti sono costituite in seno al Consiglio, sono funzionali alla approfondita e spedita trattazione degli argomenti e degli atti amministrativi di competenza del consiglio comunale e svolgono attività referenti, istruttorie, redigenti e di iniziativa su atti e provvedimenti di competenza del consiglio stesso. Le commissioni speciali possono invece prevedere la partecipazione di soggetti esterni e si occupano dell'esame di particolari problemi o questioni inerenti l'attività amministrativa. In altri termini, le commissioni permanenti sono strumenti per un miglior funzionamento delle sedute di Consiglio, alle commissioni speciali sono invece devolute questioni particolari e circoscritte, il cui interesse non coincide con uno specifico oggetto di deliberazione consiliare.
Nel caso specifico, la delibera di Consiglio già esiste (è la n. 10/2020): la commissione permanente non ha alcunché da istruire. Si tratta invece di occuparsi dell’attuazione di un forte pronunciamento a tutela della salute e della struttura ospedaliera, messe fortemente in discussione da un evento straordinario come la pandemia e dalla gestione che ne è stata fatta localmente.
Resto pertanto dell’opinione che si trattava di una proposta condivisibile, il che non vuol dire che io mi senta più vicino all’opposizione che alla maggioranza.
Comunque tant’è: se bastano la commissione affari sociali ed il ruolo del sindaco nella conferenza a perseguire gli obiettivi enunziati nella citata delibera, in essa anche cadenzati per fasi, si diano da fare. Sarà ascoltata la Direzione ASL: la Commissione sarà in grado anche di farsi ascoltare, di esigere risposte sul documento del 9 dicembre e di chiedere impegni precisi sui tempi e sulle modalità del suo rispetto, confutando qualsiasi eventuale obiezione? Me lo auguro.
La mia disponibilità a collaborare su queste tematiche rimane inalterata.