Ariano, Vittorio Melito:"Facciamo i test e poi continuiamo"

di , Venerdì, 15 Maggio 2020

Finalmente sono stati resi noti tempi e modalità della esecuzione dei test sierologici per tutta la popolazione arianese.

Sperando che ci sia personale in numero sufficiente, dobbiamo essere scrupolosi nel rispettare le norme di sicurezza e le distanze. Dobbiamo anche essere vigili nel controllare il rispetto delle norme igieniche, guai se file troppo lunghe e disordinate diventassero assembramenti pericolosi.

Andiamo tutti! Maggiore sarà la partecipazione, maggiore sarà l’utilità.

Finalmente anche il Presidente della Regione ha riconosciuto che questa operazione serve ad individuare quello che è già successo; per il presente, cioè per trovare altri contagiati, serviranno i tamponi a chi risulterà positivo al test: quindi, test per tutti, va bene, visto che tamponi per tutti è rimasta un’utopia.

Però, ultimati i test di massa, bisognerà tornare ad analizzare perché si è dovuto arrivare a questo e non è stato finora possibile risalire alle fonti di contagio.

Bisognerà tornare a chiedere interventi immediati nell’ospedale, a cominciare da quelli immediatamente possibili: terapia trombolitica in Neurologia, ampliamento e potenziamento della Cardiologia (come da tempo previsto) nei locali lasciati dalla Neurologia, trasferimento dell’area Covid, riapertura di unità operative e servizi chiusi durante l’emergenza. E poi il DEA di primo livello.

Sul versante economico, auspicando che le zone rosse dichiarate nelle regioni entrino presto (con la promulgazione del decreto, in sede di conversione, o in altro atto legislativo) nel fondo finora previsto solo per le province individuate a livello nazionale, ricordo che la disciplina di Zona Franca Urbana è altra cosa: potrebbe essere estesa automaticamente a tutte le zone rosse, ma occorre un atto avente forza di legge che finora non mi pare sia stato previsto.

Ne riparleremo dopo i test; ho già auspicato che le forze politiche arianesi riescano in maniera unitaria a fare richieste precise almeno sui due temi dell’ospedale e delle provvidenze economiche, anche richiedendo un confronto diretto con il Presidente della Regione nella sua veste istituzionale.