Mercoledì il Consiglio comunale dovrebbe approvare definitivamente il documento sull’Ospedale.

Senza intromettermi nella dialettica politica, ho un giudizio positivo del documento discusso ed emendato nella scorsa seduta.

Mi pare, però, che esso possa essere cadenzato, individuando alcune priorità da perseguire immediatamente, senza rischiare di stemperare tutto nell’attesa dell’attuazione del DEA di primo livello. Con la collaborazione di qualche amico medico abbiamo provato a fare qualche integrazione, inviata a sindaco, assessore alla sanità, presidente del consiglio e candidati sindaci non eletti.

In particolare, a mio avviso bisogna chiedere che subito vengano ripristinate le unità operative di Medicina e Rianimazione, con trasferimento integrale dell’area Covid nell’ala vecchia ristrutturata; va garantita la separazione dei percorsi e la tutela di operatori sanitari e pazienti; occorre una TAC dedicata esclusivamente al Covid; si potrebbe così ripristinare la funzionalità di tutti i reparti, procedendo finalmente alla riapertura degli ambulatori ed all’ampliamento e rafforzamento di cardiologia ed oncologia.

Se il Presidente della Regione continua a ricordarsi di Ariano ed a portarla ad esempio, gli si possono ben chiedere segni tangibili di riconoscimento. Il documento che sarà approvato è opportuno che gli venga inviato.

Soprattutto è importante che al documento faccia seguito un’azione politica incisiva e costante: non basta una lettera di trasmissione, ASL e Regione dovranno essere pressate ed incalzate, per il bene della collettività.