Ariano, Vittorio Melito sul Frangipane:"Nas che vengono, sanitari che se ne vanno"

di , Venerdì, 06 Novembre 2020

Ieri 5 novembre vi è stata una ispezione dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità nell’ospedale “Frangipane” di Ariano Irpino. Secondo il tranquillizzante comunicato stampa dell’ASL, è stata controllata la nuova area Covid, senza osservazioni, mentre per il Pronto Soccorso sarebbero state impartite delle prescrizioni già ottemperate.
Nell’occasione, non sono stati controllati gli ex reparti di Medicina e Rianimazione, a loro volta ora adibiti ad area Covid? E magari anche la Radiologia, dove necessariamente malati Covid e non Covid fruiscono delle stesse attrezzature?
Contemporaneamente si è diffusa la notizia che uno o tre medici, nonché due o tre infermieri (il numero cambia a seconda delle fonti), che avevano appena iniziato una collaborazione per l’emergenza, si sono dimessi, o comunque hanno interrotto tale loro collaborazione. Alcune fonti sostengono che essi hanno ritenuto di non poter lavorare nelle condizioni di pericolo e promiscuità in cui avrebbero dovuto operare.
A parte la coincidenza temporale alquanto anomala, le notizie sono comunque preoccupanti, soprattutto se davvero queste dimissioni fossero fondate su ragioni inerenti alla sicurezza del lavoro.
In città si è subito diffusa la tensione; la memoria delle grevi giornate di marzo ed aprile pesa, l’incubo non è mai svanito del tutto, il timore che l’ospedale torni ad essere diffusore di contagio è sempre presente. La pazienza di noi tutti è messa a dura prova.
Ritengo che l’Amministrazione comunale farebbe bene a chiedere alla ASL di rendere pubblico l’integrale verbale redatto dai NAS, nonché le asserite dimissioni, depurate da ogni riferimento lesivo della riservatezza delle persone.
Il lavoro appena iniziato per la concorde tutela e valorizzazione dell’ospedale, purtroppo subito sospeso per le polemiche sulla convocazione in presenza o da remoto del massimo consesso civico, va ripreso.
Sindaco, Presidente del Consiglio, conferenza dei capigruppo dovrebbero con urgenza riannodare le fila di un discorso sempre più urgente.
Ciò a partire dalla sempre più ardua compatibilità della coincidenza nelle stesse persone fisiche delle responsabilità di direzione sanitaria e direzione di terapia intensiva in entrambi i plessi ospedalieri di Ariano e Sant’Angelo, per la gestione dell’emergenza COVID che non può non essere differenziata nelle due realtà alla stregua delle scelte compiute dall’Azienda. Il coordinamento di ben 52 dei complessivi 58 posti letto Covid provinciali (Moscati escluso) va fatto sul posto, da qualche conoscitore della realtà locale che sul posto sia continuativamente ed esclusivamente presente.