Ariano, sospetta intossicazione da botulino. Le parole del difensore del locale dove la coppia aveva cenato

di , Mercoledì, 01 Novembre 2023

È deceduta in ospedale Gerardina, la donna arianese vittima, si sospetta, di una intossicazione alimentare da botulino. 

Angelo, suo marito, 52 anni, nonostante versi in serie condizioni non è in pericolo di vita ed è stato trasportato al Cotugno di Napoli per le cure del caso. È sotto shock per aver appreso che sua moglie non ce l'ha fatta. 

Ora si attendono gli accertamenti per far chiarezza: l’autopsia sulla donna, se disposta dalla Procura di Benevento e il controllo sugli alimenti nel locale interessato, potranno dare risposte certe. 

Fatto sta che la coppia, sabato sera, aveva mangiato nella pizzeria di Ariano Irpino e si suppone che l’olio al peperoncino che i due hanno ingerito possa essere stata la causa dello stato di malessere che nelle ore successive hanno avvertito entrambi. 

Sono stati proprio loro, marito e moglie, a spiegare ai sanitari dell’ospedale arianese dove e cosa avevano mangiato. Più di uno l’accesso al pronto soccorso da parte della coppia: domenica mattina l'uomo, dati i sintomi si era recato al pronto soccorso del Frangipane dove dopo accertamenti e cure è stato dimesso. Lunedì mattina è toccato alla donna presentarsi al pronto soccorso e, come suo marito, dopo accertamenti e cura è stata dimessa. La situazione è degenerata per entrambi nelle ore successive tanto che nella mattina di ieri tutti e due hanno effettuato un nuovo accesso al ps, ma nonostante i tentativi dei medici e del personale infermieristico di salvarla, per la 46enne non c’è stato nulla da fare. Le sue condizioni erano già troppo severe al secondo accesso in ospedale. 

Intanto l’avvocato Guerino Gazzella, difensore del titolare del locale dove la coppia aveva cenato e ove si sarebbe verificata la presunta intossicazione alimentare: 

La mia assistita, prima di ogni altra cosa, intende formulare, mio tramite, il più sentito cordoglio alla famiglia della sig.ra Gerardina Corsano. Esprime la più solidale  vicinanza al sig. Angelo Meninno, per il quale spera vivamente che, quanto prima, possa ritornare a casa. 

È necessario precisare che, immediatamente, la mia assistita si è resa disponibile a collaborare con le forze di polizia giudiziaria che, in questo momento, stanno svolgendo tutte le indagini del caso. A tal proposito ci tiene a evidenziare che i prodotti oggetto dei controlli sono stati utilizzati da numerosi altri utenti della struttura e anche dalla stessa famiglia del titolare, senza determinare alcun problema. Per questo, confidiamo vivamente negli accertamenti giudiziari in corso, affinché, possa emergere, chiaramente, la verità.

Manifesto il mio personale cordoglio alla famiglia della vittima e vicinanza al marito, oggi ricoverato in ospedale. Attendiamo gli esiti delle indagini in corso e, allo stesso tempo, abbiamo intrapreso tutte le opportune e necessarie attività difensive utili a tutelare la mia assistita.”