Comunicato Stampa del 25 luglio 2021 «È arrivato il momento di prendere in mano la situazione del Frangipane, chi ne ha il dovere istituzionale, Presidente della Regione e Ministro per il Sud, intervengano al più presto per salvare la Sanità, non solo campana ma di tutte le aree interne». Così Giovannantonio Puopolo, Vicario provinciale di Avellino per Forza Italia e Presidente del comparto Turismo e Tempo libero di Confindustria Salerno, in occasione del gazebo del Centrodestra in piazza Plebiscito ad Ariano, per la petizione popolare finalizzata a salvare l'Ospedale Sant'Ottone Frangipane. «Non possiamo abbandonare un comprensorio così vasto – aggiunge Puopolo – dove comuni come Montaguto, Savignano, Casalbore e così via sono in grandissima difficoltà. Smettiamola di prenderci in giro, prendere dei medici a tempo determinato per un giorno o per una settimana a cosa serve? Perchè non facciamo i concorsi a tempo indeterminato in modo che l'Ospedale divenga attrattivo per i bravi medici? Pediatria è solo uno dei tanti problemi. La Radioterapia dov'è finita? Una Tac obsoleta, una risonanza magnetica comprata ma ferma. La riprova di una situazione ingestibile l'abbiamo avuta con il direttore sanitario che dopo tre giorni dalla nomina si è messo in aspettativa. Ed i problemi non sono solo al Frangipane, anche a Solofra su cui grandi Consiglieri Regionali, poi rieletti, hanno fatto campagna elettorale promettendo il potenziamento, sta subendo angherie. In questo particolare momento storico tutti parlano della necessità di una buona assistenza sanitaria, intanto neanche gli stranieri hanno ripreso fiducia, non vengono ancora in Italia perchè non abbiamo dato un segnale forte di “safe hospitality” che significa dare assistenza sanitaria sicura agli ospiti. Questa cosa come si fa? Con le strutture sul territorio. Io lo vorrei dire ad alta voce, senza colori politici, – incalza Puopolo – al Presidente della Regione De Luca che è venuto nel 2016 promettendo di potenziare il Frangipane perchè le aree interne hanno necessità, bisogno ed urgenza di queste strutture, è venuto nel 2019, e poi nel 2020, promettendo sempre le stesse cose, però il risultato è che ad oggi non si è fatto ancora un concorso a tempo indeterminato. I reparti si costruiscono nominando, facendo i concorsi per i primari. Poi è il primario che crea la fidelizzazione del paziente che quindi non ha motivo di emigrare, se si prosegue con i concorsi a tempo determinato quale medico viene qui a perdere tempo? L'Azienda Sanitaria è un'azienda come tutte le altre e si rende efficiente investendo in strutture e capitale umano, partendo dai dirigenti. Lo stesso appello però, vorrei rivolgerlo anche al Ministro Carfagna, proprio a dimostrazione che la nostra iniziativa va al di là delle ragioni politiche. Un Ministro per il Sud e la coesione sociale che sta facendo tanto per le aree interne ma che non parla di sanità; questa cosa mi dispiace molto poichè anche se apparentemente non è di sua competenza in realtà la Sanità è uno dei principali problemi del Mezzogiorno. E se le aree interne vanno tutelate, bisogna farlo in maniera forte, vigorosa e reale su tutti i fronti. La Ministra potrebbe prendere in mano la situazione e dare una mano. Se non riduciamo le distanze tra i cittadini e i presidi sanitari e miglioriamo i servizi nelle aree interne non abbiamo speranze. Sarà la fine. L'Italia non avrà speranze di ripresa. Il gran parlare di ripresa a livello governativo resterà solo chiacchiericcio. Non ci sarà ripresa se non ci sarà Sanità. La Sanità – conclude il Vicario provinciale di Forza Italia - è l'unico modo per darci certezza di un futuro».