Ariano, Maraia:"Mettere in sicurezza l’ospedale per non continuare a danneggiare la città"

di , Giovedì, 16 Aprile 2020

Ennesimo tentativo di far rispettare la le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. In Irpinia lo Stato c’è ed è vigile. Purtroppo di Superiore in Irpinia non c’è la Sanità ma solo il grande vecchio. Morgante, per il bene della nostra città, non può continuare ad ignorare semplici scelte di buon senso: dividere i reparti Covid dell’ospedale di Ariano da quelli propri del Dea di I livello.

 

È ormai sotto gli occhi di tutti il tentativo di smantellare il Frangipane, il lavoro e le conquiste portate avanti dal sottoscritto in due anni di lavoro in stretta collaborazione con il Governo e il Ministero della Salute. Così dal Dea di I livello siamo passati al Covid di III livello. Invito la dott.ssa Morgante a pubblicare l’atto aziendale che da diversi anni risulta non pervenuto.

 

Qualcuno ha dimenticato che l’ospedale non è casa sua e che dovrebbe amministrare anche il pubblico, oltre al privato. A niente è valsa la richiesta fatta al Governatore De Luca di supportare con degli specialisti il lavoro della Dirigente Morgante e così, dopo un mese di ritardi nei tamponi, ci siamo ritrovati con un secondo focolaio che ha coinvolto ben 88 persone, di cui 8 già decedute.

 

I ritardi ingiustificabili per fare i tamponi ai sanitari, il perseverare continuando a non fare i tamponi (raccomandati dall’ISS) in modo continuativo a tutto il personale sanitario, il mancato controllo sanitario delle strutture pagate dall’Asl di Av e di quelle in cui risiedono anziani, la mancata divisione dei reparti Covid utilizzando i due edifici di cui si compone l’ospedale di Ariano. Per queste ed altre motivazioni, ancora più gravi e che qui non cito perché oggetto di indagini giudiziarie, sono sempre più convinto che De Luca dovrebbe nominare un nuovo Direttore generale.

 

So benissimo che De Luca non lo farà mai per onorare il patto di Marano con De Mita. Rimane la necessità di avere un Dirigente in grado di organizzare l’offerta sanitaria in questo periodo di emergenza. E per fortuna in Regione Campania abbiamo numerosi esempi di ottima Sanità, dal Cotugno al Moscati.

 

Ariano non può rimanere in eterno zona rossa e non permetterò di vanificare tutti gli sforzi fatti, negli ultimi due anni, per non far chiudere il Frangipane, migliorare la sua classificazione come Dea di I livello, dotarlo di nuovo personale medico ed infermieristico per attivare nuovi reparti e nuovi posti letto.

 

Lo Stato c’è in Irpinia per garantire i diritti di tutti e la Sanità è pubblica perché è di tutti.