Una amarissima sorpresa, quella trovata, in allegato alla Gazzetta
Ufficiale, nell’avviso di rettifica al Decreto Legge “Rilancio”, del 19
maggio 2020, n. 34, recante “Misure urgenti in materia di salute,
sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse
all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
Con la motivazione della "correzione di errori materiali" è stata
eliminata dal Decreto Legge in questione una dicitura dell'art. 112 sul
fondo di sostegno da 200 milioni, nella parte in cui riconosce tale
fondo anche ai comuni dichiarati zona rossa sulla base di provvedimenti
regionali. Una formula di cui avrebbero beneficiato proprio quei comuni,
come Ariano Irpino, che hanno subito pesanti conseguenze economiche e
sociali a causa di ordinanze regionali tanto dannose quanto
propagandistiche.
E tengano bene a mente ciò tutti gli infatuati dal decisionismo di certi
presidenti di regione, forti con i deboli e deboli con i potenti
(soprattutto della sanità), perché se di ciò stiamo discutendo è
soprattutto grazie alle scelerate ordinanze di beniamini mediatici in
cerca di consensi facili e visibilità nazionale.
Una azione di rettifica da ritenere gravissima e pretestuosa, perché,
appunto, non si tratta affatto di una correzione di un errore materiale
su cifre o termini, ma va a modificare scientemente nel merito e nel
contenuto il testo di legge. Infatti, si è intervenuto su un testo che,
oltre ad essere passato al vaglio e all’approvazione della Ragioneria
generale dello Stato, era stato già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e
quindi in vigore.
Due gli elementi che rilevano: 1) molto probabilmente si è voluto
svuotare la norma all’ultimo momento, per poi cercare di inserire in
futuro, in sede di conversione del decreto, un emendamento che amplia la
platea dei beneficiari anche a realtà che hanno subito minori impatti
economici e sociali; 2) con tutta evidenza c’è chi ha agito in maniera
clamorosamente maldestra, in una maniera dalla più che dubbia legalità
costituzionale, per apportare modifiche al merito e al contenuto delle
norme, facendo passare subdolamente tale opera per "correzione di errori
materiali".
Ho avuto colloqui con il Presidente Conte ed il Ministro Di Maio, i
quali, ribadendo la ferma volontà di aiutare i comuni del Centro-Sud
dichiarati “zona rossa” per molti giorni, hanno affermato che quanto
avvenuto in sede di “rettifica di errori materiali” ha dell’incredibile.
Non è affatto da escludere, quindi, che dietro a tale azione vi siano
state manovre sotterranee, intenzionate a dirottare una fetta più
sostanziosa di fondi verso altre aree meno soggette alle conseguenze
economiche dell’emergenza in atto.
È stucchevole, comunque, assistere ad un malcelato compiacimento di
esponenti locali di Forza Italia o del PD rispetto a quanto accaduto,
come se il loro unico obiettivo fosse quello di gettare discredito sul
Governo e, soprattutto, sui rappresentanti del Movimento 5 Stelle.
Ci batteremo con tutte le nostre forze, sia all’interno del Movimento 5
Stelle che in Parlamento. Non a caso, in primo luogo riproporremo un
emendamento, a mia prima firma, con una formulazione dell’art. 112
contenente lo stanziamento di aiuti ai comuni dichiarati “zona rossa”
anche con provvedimenti regionali, così come pubblicata in Gazzetta
Ufficiale prima di tale “rettifica”. Come unica alternativa a tale
opzione, pretenderemo, sempre in fase di emendamento al decreto, una
forma altrettanto efficace di ristoro economico ai comuni, come Ariano
Irpino, danneggiati da lunghi periodi di chiusura nel corso
dell’emergenza Covid, anche sulla base di un criterio oggettivo di
incidenza della diffusione del contagio sulla popolazione.
A questo punto, invitiamo gli esponenti parlamentari di tutte le forze
politiche, in particolare quelli del PD e di Forza Italia, a firmare il
suddetto emendamento che, a mia prima firma, riproporremo
immediatamente; inoltre, invitiamo i rappresentanti locali delle
suddette forze politiche a sostenere fattivamente gli sforzi per il
raggiungimento di un obiettivo fondamentale, sia per la comunità di
Ariano Irpino che degli altri comuni attualmente interessati da una
simile condizione socio-economica.