Il Consiglio comunale di eri ha avuto inizio con il minuto di raccoglimento per la morte del dottor Nisco. Tra i temi sul tavolo ha spiccato l’annosa questione Amu. Il momento più toccante è stato rappresentato dalla commemorazione del senatore Luigi Franza, presenti i i familiari.
L’assessore Antonio Ninfadoro ha relazionato, aprendo il dibattito, sulle variazioni di bilancio per un importo di 450.000 euro relativo alle rette per il mantenimento di 9 minori nelle strutture di assistenza, le spese per l’energia elettrica che riguarderanno pure gli enti locali (100.00 euro). Riguardo a quest’ultima voce l’Anci ha chiesto al Governo un aiuto importante, l’impatto sul bilancio di previsione sarà notevole. L’intervento del consigliere Luparella si è incentrato sull’azzeramento, a sua detta, delle cifre riguardanti le rette ricovero per anziani, il centro polivalente, la lotta alla droga, la “Fondazione Mainieri”. Non le manda a dire sul trasferimento dei fondi di solidarietà comunale, solo parziale, a vantaggio dei fondi di solidarietà alimentare. Ninfadoro prende la palla al balzo per precisare l’impiego di 139.000 euro per la riduzione tasse rifiuti a favore delle famiglie con reddito Isee fino a 14.000 euro e l’impegno finanziario del Comune di Ariano che va oltre i 2000.000 euro, non tralasciando le PEG, utili per tamponare.
Poi l’attenzione si sposta sulle recenti elezioni per il Presidente della provincia, il consigliere La Carità punzecchia sul sostegno della compagine di governo che si è diviso tra Buonopane e D’Agostino, alludendo ad una possibile virata verso il PD. Aggiunge: “L’Amministrazione sta camminando a folle”. Per il consigliere La Vita, testimone di ciò che sta accadendo nel centro sinistra, sarebbe opportuno dare un senso politico riflettendo sul rapporto tra Cinque Stelle e socialisti. “Se Atene piange, Sparta non ride”, queste la parole di Luparella per evidenziare la situazione da chiarire anche nell’ambito del centro destra. Il sindaco Franza precisa che si è giocata la medesima partita nello stesso perimetro del centro sinistra. Chiaro, secondo il primo cittadino arianese, il documento esposto dal partito socialista ritenendo non scandaloso il percorso diverso di due forze all’interno della maggioranza. Si compiace, inoltre, dell’esito e della dimostrazione data dalla maggioranza di aver saputo portare in consiglio provinciale una rappresentante arianese, Laura Cervinaro, dopo diversi anni che ciò non accadeva per la città del Tricolle.
Sulla revisione delle partecipate l’assessore Ninfadoro non ha nascosto che la pandemia ha influito. Da escludere, tra le partecipate, Il Consorzio delle bonifiche dell’Ufita, l’Ato rifiuti mentre l’ACS puo’ essere mantenuta con una quota di circa il 2,3%. Amu spa, partecipata al 100%, usufruisce del trasporto pubblico grazie al finanziamento con fondi della Regione Campania e del Comune di Ariano Irpino. Uno dei punti salienti riguarda l’articolo 20 che impone una valutazione approfondita sulle società che non fatturano i 2 milioni di euro. Ninfadoro riferisce del parere richiesto al docente universitario Pozzoli al fine di mantenere la partecipazione Amu. Per il trasporto scolastico si prevede una spesa di 250.000 euro con la possibilità di trasferirlo all’Amu per raggiungere il milione di euro di fatturato. Da non trascurare la predisposizione dei parcheggi a raso.
La questione Amu si accende, il vice sindaco Carmine Grasso insiste sul piano di risanamento e rilancio, facendo riferimento anche al trasporto alunni oltrechè al recupero del parcheggio coperto per affidare all’azienda la sola sorveglianza. Indica il mese di marzo come termine giusto per il risanamento e l’aumento del capitale sociale. Il consigliere La Vita non si fa sfuggire l’occasione per parlare del tempo speso da Pozzoli per interloquire con l’azienda, la conseguente registrazione del dato dei sindacati e la perentoria asserzione che è il Consiglio a dover decidere, non apprezzando l’interlocuzione con pezzi della maggioranza. La Vita paventa un vulnus, un percorso fatto di ulteriori indebitamenti, numeri insufficienti e in 3 mesi, a sua detta, non si fanno miracoli. Non basta il parere del docente universitario, vede scarso entusiasmo e crisi latente. Il consigliere Luparella ugualmente ha da ridire sulla “bacchetta magica” della relazione Pozzoli, dove si parlava di piano di risanamento entro il 31/12/2021. Elogia il dottor Cocca che aveva messo in guardia su tale situazione, spostando poi l’intervento su un fatturato che supererà il milione di euro ma nel medio periodo non mancheranno i passivi facendo così saltare per aria il risanamento. Infierisce: “E’ un’operazione di facciata per prendere tempo”. Il consigliere La Carità parla di progetto mancante di piano industriale, definendo raffazzonato il modo di operare della maggioranza. La consigliera Grazia Vallone si dice amareggiata perché la politica è servizio e sull’Amu replica alla minoranza: “Qual è e la vostra proposta alternativa?”. La ricetta in un secondo momento la detta La Vita: “la messa in liquidazione” rispondendo al vice sindaco Carmine Grasso. Seguono le operazioni di voto sull’aumento o diminuzione di capitale sociale della società partecipata, viene accantonato il piano di razionalizzazione. Il rinvio sembra prender corpo, la votazione favorevole riguardo a ciò viene annullata e ci si esprime successivamente per l’aumento di capitale sociale, tesi sostenuta dal vice sindaco Carmine Grasso e approvata dopo votazione.
La commemorazione del senatore Luigi Franza ha riallineato tutti, grazie ad una figura autorevole, così definito dal Presidente del Consiglio Luca Orsogna che aggiunge: “Mi colpì il suo modo di porsi, la sua presenza innescava nei presenti partecipazione e adesione”. Il consigliere Albanese prospetta la sua invidiabile carriera politica, Luparella parla di pezzo importante della storia arianese. Non tralascia il bipolarismo che ad Ariano era rappresentato dai cattolici e da Luigi Franza che soverchiava la schiera comunista. Strettamente legata a ciò la conventio ad excludendum che egli invocava. “Se avesse optato per un’alleanza non sarebbe stato compreso. Era rassicurante rispetto a quella che era all’epoca la forza politica preponderante”. Ricorda inoltre la vittoria ad Ariano del 1995, esperienza breve e la sconfitta al ballottaggio nel 1996 contro Vittorio Melito, l’anno 2004 quando zecchiniani e franziani stavano dalla stessa parte. La Vita parla di alternativa della sinistra al cospetto della balena bianca. Per il consigliere non è una commemorazione ma una riconoscenza, traccia il suo altissimo profilo nell’ambito forense, ricordando, in quello politico, che fu sottosegretario agli Esteri nel Governo Goria del 1987. Pasqualino Molinario non dimentica il radicamento che aveva il senatore nelle contrade arianesi, era vicino agli umili e ai nobili. “Era una persona leale, fedele e forte”. Per La Carità è l’icona degli avvocati del Tricolle, l’avversario politico era un rispettabile interlocutore. Andrea Melito fa riferimento alle sue belle passeggiate ad Ariano, Capozzi alla nobiltà che faceva trasparire sia dentro che fuori. Grazia Vallone mette in evidenza un altro aspetto, la tenerezza. Parlava dei figli, aveva un respiro profondo sulla storia. Lo definisce un visionario che sapeva coniugare il basso e l’alto. L’intervento dell’architetto Gaetano Bevere è molto partecipato: “Trentacinque anni vissuti con lui, in quest’aula. C’erano contrapposizioni ma mai forti, amicizia e innamoramento per questa città. Soffro la mancanza dell’amico. Oggi non ci sono più le passioni di una volta. Noi ci avvicinammo alla politica a 16 anni, Luigi dimostrava vicinanza alla sofferenza e qualcuno lo demonizzava perché era l’uomo delle strette di mano. Aveva l’esclusivo interesse della città”. Conclude il sindaco e nipote Enrico Franza, sopraffatto dalla commozione e con lo sguardo rivolto verso la zia e i familiari presenti: “Punto di riferimento indiscusso sul piano morale e politico, era il rifugio dalla mediocrità. Aveva la capacità di perdonare, trovava la sua forza nella famiglia. Starò sempre indietro a seguire le sue orme”.