Dopo innumerevoli richieste di confronto sulla situazione AMU, avanzate dalla minoranza e puntualmente ignorate, l’Azienda municipalizzata, grazie all’intervento di un super esperto nominato a spese della collettività, elabora finalmente il super piano di risanamento (12 pagine) che dovrebbe salvarla. Lungi dall’amministratore unico, dal superassessore al ramo e dai loro stretti sodali l’idea di informarne per prime le forze consiliari, il piano viene trasmesso immediatamente, con dovizia di particolari e così acquistando il crisma dell’ufficialità, alla stampa, grazie alla quale anche noi apprendiamo che l’unica vera misura che ci si appresta a proporre è quella di tagliare pesantemente le spese e i diritti del personale.
Ebbene, del merito delle misure ne parleremo in Consiglio, se e quando ce ne sarà data la possibilità, pur chiarendo fin da subito che non saneremo in alcun modo le altrui omissioni.
Per il momento registriamo e denunciamo l’ennesimo atto di rozzezza istituzionale da parte di chi, ignorando ancora una volta le più elementari regole di funzionamento di un organo collegiale, stenta con ogni evidenza a distinguere l’Istituzione Pubblica dall’orticello di casa sua.