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Ariano, la minoranza dopo il Consiglio Comunale:"Non faremo sconti"

di , Giovedì, 30 Settembre 2021

I consiglieri di minoranza del comune di Ariano Irpino, Luparella, Tiso, La Carità, Mazza, Della Croce e La Vita, hanno rilasciato un comunicato ricco di riflessioni al termine del consiglio comunale di ieri, 29 settembre.

Manca il dibattito, si legge nella nota. Non faremo sconti. Pronti a disertare le prossime sedute se ci saranno ancora violazioni.

Di seguito il comunicato:

Il Consiglio Comunale del 29.09.2021 induce a qualche riflessione:

a) Il dibattito continua a latitare, intervengono quasi esclusivamente i consiglieri di minoranza che pongono problemi e domande, alle quali non si risponde con argomentazioni o tesi contrapposte, ma solo con vittimismo e improbabili giustificazioni delle proprie omissioni e ritardi. Il tutto in un clima di palese violazione dei diritti dei Consiglieri Comunali e delle Commissioni Consiliari, soprattutto quella presieduta dalla minoranza;

b) Sull’AMU regna la confusione più assoluta, e va consolidandosi un ritardo gravissimo rispetto a scelte di risanamento che non sono certo facoltative, ma imposte dalla legge. Si sta scherzando con il fuoco, dimenticando che l’Azienda di Trasporti è patrimonio di tutti i cittadini e non solo del Sindaco e dei suoi assessori;

c) Sull’Alto Calore sono prevalse nell’ultimo anno scelte inconsapevoli e dettate unicamente da logiche di appartenenza politica: emblematico il voto favorevole al bilancio ed il raddoppio del compenso dell’Amministratore Unico (da 39.300,00 a 75.456,61 euro annui),deliberato su proposta di Franza quale Presidente della Commissione Assembleare di Controllo, in un momento di gravissimo dissesto economico della società, oggi attestato dall’istanza di fallimento presentata dalla Procura di Avellino.

In un panorama non certo incoraggiante, noi continueremo a non fare sconti, e ad esercitare un controllo rigoroso sugli atti e le scelte del Sindaco e della sua Amministrazione, sempre privilegiando l’analisi e la proposta, a costo di continuare a parlare nel deserto.

E pretenderemo il rispetto rigoroso dello Statuto e del Regolamento Consiliare, pronti a disertare le prossime sedute se le violazioni fino ad oggi sistematicamente perpetrate dovessero continuare.