Al Sindaco del Comune di Ariano Irpino,
All’ Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ariano Irpino
Al Dirigente Ufficio Tecnico del Comune di Ariano Irpino
Nell’anno 2013 fu inviata dal sottoscritto, in qualità di Coordinatore territoriale di Cittadinanzattiva, una circostanziata relazione agli Amministratori dell’epoca, in cui si evidenziavano le troppe opere pubbliche ferme al palo, tanto che con una certa ironia affermammo che nella nostra città sembrava imperante un nuovo stile architettonico definito “ incompiuto” come alcune opere di michelangiolesca memoria, ma che a differenza di queste ultime segnavano in maniera indelebile il territorio, rappresentando un quadro di schizofrenia amministrativa per la quale alla carenza di risorse si rispondeva con lo spreco delle poche disponibili.
Va riconosciuto peraltro come da allora alcune opere siano state completate come il Palazzo Bevere-Gambacorta, Stadio Cannelle, Ostello della gioventù in località S.Antonio,mentre per altre, motivazioni francamente incomprensibili non ne consentono la realizzazione o il completamento.
In particolare ci riferiamo al Parcheggio località Calvario mai collaudato definitivamente e sottoutilizzato per evidenti carenze gestionali, al Parcheggio in località Valle il cui ingresso è regolarmente sbarrato, Silos in località Anzani, nonché Muraglioni in località Tranesi , Macello comunale in località Camporeale. Questo tanto per citare le più evidenti .
Pur comprendendo ragioni quali complessità delle procedure amministrative, dilatazione dei tempi di esecuzione, apertura di conteziosi tra ditte ed amministratori ed altro, ci appare difficilmente spiegabile come nella nostra città non si riesca a completare un numero così elevato di opere pubbliche.
Riteniamo pertanto che questa Amministrazione rispetto a queste e a numerose altre problematiche quali rilancio del centro storico, traffico di Cardito, gestione stessa dei parcheggi, per non parlare della devastazione sistematica del nostro territorio tramite pale eoliche, esprima un progetto serio che indichi la direzione che s’intende seguire . A nostro avviso i processi decisionali specie se coinvolgono lo sviluppo ed il futuro delle nuove generazioni devono e possono passare attraverso strumenti partecipativi della nostra popolazione e non possono essere delegati alle decisioni e talvolta agli interessi di pochi. Forse solo rafforzando il senso civico deicittadini coinvolgendoli maggiormente nei processi decisionali, specie quelli che riguardano le future generazioni, si potrà ritrovare un senso alla politica.
Per tali motivazioni in premessa chiediamo un Consiglio Comunale aperto ai Cittadini, alle Associazioni del territoro,le Forze sindacali, o in alternativa un incontro da tenersi nei tempi e nei modi che si riterrano più opportuni, nel corso del quale gli Amministratori possano rispondere sulle problematiche dianzi esposte e soprattutto possano illustrare le soluzioni che s’intendono adottare.
Dr. Luigi Melito