A settembre 2013 abbiamo apprezzato, con convinta soddisfazione , la scelta politica di 11 consiglieri comunali di Ariano (di centro -destra e di centro- sinistra), di sfiduciare la Giunta Comunale Mainiero e di determinare, conseguentemente, lo scioglimento del Consiglio Comunale.
E' stato un atto perseguito da tempo, da una parte significativa dei consiglieri di centro destra e del centro sinistra. Certo, sarebbe stato utile per la collettività di Ariano, che questa sfiducia fosse stata espressa prima e precisamente quando i consiglieri eletti in opposizione alla coalizione del Sindaco Mainiero accettarono, con un'azione di spregiudicato trasformismo, di divenire parte integrante della maggioranza di centro destra. Questi consiglieri, con la loro azione di sostegno al Sindaco Mainiero, bloccarono una grave lacerazione presente nella maggioranza di centro destra. Questa perdurante lacerazione nel centro destra, ha evidenziato la crisi di egemonia politica del gruppo che ha sintesi e direzione nel sen. Zecchino.
La crisi provocata della Giunta Mainiero ,da una parte e' frutto della lacerazione innanzi descritta, dall'altra e' l'effetto del venir meno della direzione politica zecchiniana ed è, inoltre, il segno della volontà, manifestata da una parte del personale politico di centro destra , di avviare ad Ariano un percorso di discontinuità e di cambiamento rispetto ad una pratica politica alimentata e alimentatrice di corruzione. Una corruzione che ad Ariano si e'manifestata con la impotenza e con la incapacità a deliberare.
Noi intendiamo proseguire questo percorso, contribuendo con il nostro impegno civile e politico a porre le basi per un reale cambiamento,che deve essere contrassegnato da una lotta radicale alla corruzione , ai corruttori e ai corrotti. Un percorso difficile , impegnativo, di lunga durata , che deve essere attuato da tutti i cittadini che hanno a cuore l'onestà e la salvaguardia del Comune di Ariano quale bene comune. Ariano ha bisogno di una classe politica e di una società civile che operi per la ricostituzione dell'onestà nella sfera pubblica e in quella privata. Dobbiamo prendere coscienza , come cittadini, che la pratica politica, intrisa di corruzione, che ha dominato Ariano, ha determinato l'isolamento di Ariano all'interno del territorio provinciale e regionale.
La città di Ariano è divenuta un'entità insignificante, vuota , priva di direzione politica. Ariano non è più centro culturale, né è città dei servizi, né è area commerciale , né è zona industriale , né è ambito di valorizzazione di prodotti agricoli, né e' città del turismo e del gusto né è città dove vi è' un ospedale completo per l'emergenza. Ariano e' attanagliata da un incessante degrado , che si manifesta in maniera evidente dall'isolamento, dallo spopolamento, dall'abbandono del centro storico, dai giovani che non ritornano ad Ariano, da quelli che rimangono ad Ariano senza prospettive occupazionali.
Questo processo di degrado ha avuto inizio con l'insediamento della discarica di Difesa Grande, è continuato con la mancata bonifica di tale struttura, è proseguito con la chiusura dell'Irisbus e con il trasferimento del Tribunale a Benevento, è stato rafforzato dalla mancata attuazione del presidio di secondo livello per l'emergenza presso l'Ospedale Frangipane. Ariano e' stata governata, nell'ultimo decennio, da una classe politica di centro destra che non è stata capace di ottenere nè l'apertura del casello autostradale a TreTorri nè la fermata delle Frecce di Trenitalia alla stazione di Ariano. Questa classe politica ha permesso che Ariano venisse privata, a vantaggio di Grottaminarda, del corso universitario di scienze infermieristiche, che per anni si e' svolto ad Ariano.
Una classe politica incapace di valorizzare il vasto territorio agricolo, utilizzando al meglio i fondi europei. Nè ha avuto interesse ad utilizzare i fondi europei per riattivare il complesso alberghiero "Giorgione" Una classe politica , quella che ha amministrato Ariano nell'ultimo decennio , incapace persino di mettere a norma i depuratori comunali, rendendosi artefice di un vasto e preoccupante inquinamento ambientale. Non ha prestato attenzione a quelle attività industriali , commerciali e artigianali che hanno saputo conquistare un importante mercato e che hanno avuto la forza di creare posti di lavoro. Nè è stata in grado di completare le diverse opere pubbliche, nè ha avuto il coraggio di rendere funzionale l'Ufficio Tecnico Comunale, devastato da lanzichenecchi.
Ora, l'impegno primario è di superare queste inadempienze e soprattutto di far divenire la città di Ariano centro propulsivo per il territorio di valle Ufita, del Cervaro, del Miscano e della Baronia. Ciò è possibile a partire dalla condivisione e dalla realizzazione di alcune considerazioni che qui esponiamo:
non vi è sviluppo economico e culturale delle nostre zone fino a quando restano centrali e tutelati ,nell'ambito dell'Amministrazione Pubblica e in quello della società civile, i comportamenti della corruzione , dei corrotti e dei corruttori; questi comportamenti hanno spinto Ariano e la sua collettività nel baratro politico , sociale, economico, culturale; baratro da cui si deve uscire con l'attuazione di quella lotta radicale alla corruzione;
un'istituzione pubblica è corrotta quando chi la governa è convinto che è lecito perseguire impunemente il proprio bene particolare attraverso lo svolgimento del proprio ufficio; allorché diviene quasi naturale confondere il privato con il pubblico, concepire il proprio ruolo pubblico anche e soprattutto in funzione del proprio interesse privato;
che questo interesse o bene privato può concretizzarsi in mazzette, in amici o clienti, nel favorire appalti ad amici, nel manipolare i posti all'ASL o a Irpinambiente, nel farsi le vacanze con i soldi del finanziamento pubblico, nell'usare il cimitero ecc.
La condivisione di queste considerazioni è la premessa fondamentale e imprescindibile per accordi politici, per l'indicazione del candidato a Sindaco e per le candidature a consigliere comunale.
A partire da questa premessa riteniamo che il candidato a Sindaco debba essere punto d'arrivo di una condivisione tra i soggetti politici e le associazioni che sottoscrivono queste riflessioni. Riteniamo, altresì, di suggerire un criterio per la indicazione del candidato a Sindaco della coalizione di centro sinistra: l'esperienza, quantomeno, di consigliere comunale.
L'impegno a rendere concrete le considerazioni esposte deve avvenire soprattutto con la partecipazione attiva dei cittadini. La condivisione di queste considerazioni da parte di soggetti che non si ritengono impegnati in un 'area politica di centro sinistra o che non si ritengono soggetti politici organizzati è da ritenere fondamentale per allargare la coalizione di centro sinistra a queste realtà.
Giovanni Maraia, Luca Orsogna, Mattia Rollo, Alessandro Cardinale, Salvatore Cifaldi, Roberto Albanese