da Luca Orsogna e Giovanni Maraia di Ariano in Movimento, riceviamo e pubblichiamo:
La lista Rivoluzione Civile di Ingroia rappresenta un importante presidio a difesa del mondo del lavoro e dello stato di diritto, contrapposto all’offensiva portata avanti dal PDL prima e dal governo Monti poi.
L’attuale governo dei cosiddetti “tecnici” non rappresenta altro che la prosecuzione delle politiche berlusconiane perpetrate attraverso i tagli, l’attacco al ceto medio e, parallelamente, la difesa dei grandi capitali e del malaffare.
Tali politiche sono espressione di una vera e propria guerra che i profitti illeciti (e leciti) dei poteri forti, trasversalmente rappresentati da PDL e PD, passando per le formazioni centriste come l’UDC, hanno dichiarato alla maggioranza della popolazione italiana.
E’ sotto gli occhi di tutti il tentativo di schiacciare i movimenti di resistenza che l’opinione pubblica è riuscita ad alimentare in questi anni difficili, esperienze che hanno trovato come sponda procure indipendenti e coraggiose come quelle di Palermo (che indaga sulla trattativa stato-mafia) e di Taranto (caso ILVA).
Questa campagna elettorale prevede un esito sempre più scontato: all’indomani delle votazioni si potrà avere un’alleanza tra PD (che ha rifiutato qualsiasi dialogo con le forze a sinistra della sua coalizione) e Monti; questa alleanza potrà così assicurare altri 5 anni di distruzione di tutte le garanzie e le tutele che il popolo italiano si è faticosamente conquistato in passato.
Rivoluzione Civile si oppone a questa prospettiva politica.
In questo scenario, Rivoluzione Civile rappresenta una forza in grado di opporsi da sinistra all’asse PD-Monti che si sta costituendo, portando in parlamento le ragioni del lavoro, dei disoccupati, e dei pezzi di società civile che si frappongono all’avanzare del profitto a tutti i costi, a partire da quello di origine mafiosa.