Ariano in Movimento: "I rifugiati sono vulnerabili, proseguire con l'accoglienza"

di , Giovedì, 21 Febbraio 2013

Luca Orsagna e Giovanni Maraia di Ariano in Movimento scrivono al Prefetto di Avellino e ai Sindacati provinciali:

In applicazione della circolare del Ministero dell'Interno, dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del 18-02-2013, chiediamo che, nei confronti dei rifugiati che ancora non hanno trovato un’occupazione lavorativa, venga al più presto attivata la prosecuzione dell'accoglienza ordinaria fino all'inserimento nello SPRAR (che è il sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati, finalizzato all’accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria) . 

Sono presenti progetti SPRAR in tutta Italia per un totale di 3.000 posti, vi sono SPRAR anche in zone non molto lontane da Ariano come Conza della Campania (15 posti) e Foggia (30 posti).

Queste persone devono essere sollecitate e aiutate a presentare domande di inserimento nelle liste dei progetti SPRAR.

I soggetti rifugiati di cui sopra, sono da considerarsi “vulnerabili” ai sensi dell'art.8 del decreto legislativo 140/2005, essi infatti hanno subito un forte trauma psichico-mentale determinato dalle violenze subite durante la loro vita nei rispettivi paesi di origine e dal conseguente “viaggio della morte” attraverso il mare ed il deserto. Se l’accoglienza venisse interrotta a partire dal 28 febbraio, il  disagio psichico-mentale, che vive  tale categoria di persone, potrà essere aggravato dalla mancanza di un'abitazione e di adeguati mezzi di sussistenza in un periodo dell'anno in cui il clima è peraltro ancora molto rigido. Si aggiungerebbe così nuova violenza fisica e psichica a quella già subita ed accertata, tanto da far assumere a queste persone la qualifica di "rifugiati".  

Per i rifugiati che invece hanno trovato un'occupazione lavorativa, sempre in applicazione della suddetta circolare del Ministero dell'Interno,  chiediamo che sia al più presto favorita, attraverso il buono in denaro previsto dalla circolare, l'uscita dal sistema di accoglienza. Tali persone,  così facendo, hanno dimostrato fattivamente di aver reagito alla condizione di vulnerabilità. Chiediamo che venga ugualmente favorita l'uscita dal sistema di accoglienza per coloro che hanno dimostrato la volontà di ricongiungimento con parenti o amici residenti in altre zone d'Italia o d'Europa.

I sottoscritti, anche attraverso  l'associazione "Ariano in movimento", si stanno prodigando per trovare una sistemazione lavorativa ai rifugiati che ne sono sprovvisti al fine di favorire una rapida reazione alla loro condizione di vulnerabilità e la progressiva uscita di tutti i rifugiati dal sistema di accoglienza.

 



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