Le tre Ordinanze De Luca riguardanti il Comune di Ariano, in vigore dal 15 marzo, hanno sancito: il divieto assoluto di allontanamento dal territorio comunale; il divieto di accesso di non residenti ad Ariano; la sospensione delle attività degli Uffici Pubblici.
Ma c’è una ulteriore conseguenza non prevista dalle Ordinanze e determinata da voci incontrollate e incontrollabili secondo cui gli Arianesi sarebbero pericolosi e persino contagiosi.
Questo è falso e pericoloso e rischia di mettere in ginocchio tutta la filiera agricola zootecnica e alimentare. Mette in difficoltà tante attività Industriali e commerciali, non collocate ad Ariano, che non possono contare sulla forza lavoro dei nostri concittadini.
In tutta Italia, per comprovate esigenze lavorative, ci si può recare al lavoro nelle aziende autorizzate a proseguire l’attività produttiva.Per gli arianesi questo non è possibile.
Le ordinanze emesse da De Luca -la terza solo per Ariano - determinano conseguenze incalcolabili per l’economia della nostra città.
Inoltre, tenere ancora chiusi importanti uffici territoriali presenti nella nostra città (Genio Civile, Inps, Agenzia delle Entrate, Distretto Sanitario e Piano di Zona Sociale) mette in difficoltà una utenza che proviene da un bacino di oltre 80 mila abitanti in un momento in cui cittadini e imprese hanno maggiormente bisogno di questi uffici.
Infine, dal 31 marzo scorso Ariano attende “il rafforzamento e l’ampliamento degli screening sanitari” promessi dal Governatore. Quanto tempo dobbiamo ancora aspettare?