Attimi di panico nel carcere di Ariano Irpino. Nella serata di ieri un detenuto ha aggredito un agente di Polizia Penitenziaria. A renderlo noto è il Sappe, il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria, che afferma che l'aggressione è avvenuta ad opera di "un detenuto napoletano, non nuovo a comportamenti violenti durante la detenzione". Per il poliziotto, che era in servizio come addetto alla Sorveglianza Generale, la prognosi è di sette giorni.

Il Sappe esprime solidarietà al collega, augurandogli un rapido ritornp in servizio e lanciando un appello: "Queste aggressioni sono intollerabili. Noi non siamo carne da macello ed anche la nostra pazienza ha un limite”. Inoltre, il sindacato, torna ancora sul tema del sovraffollamento delle carceri: "Nei 200 penitenziari del Paese l’affollamento nelle celle resta significativamente alto rispetto ai posti letto reali" - e conclude - "Va evidenziato anche che l’organico di Polizia Penitenziaria è sotto di settemila unità e che il carcere non può continuare con l’esclusiva concezione custodiale che lo ha caratterizzato fino ad oggi”.