Le variazioni al bilancio nel Consiglio comunale di ieri, di cui al quinto punto dell’ordine del giorno, hanno trovato ampio dibattito oltre che uno sviluppo partecipato e corretto. Complessivamente ci saranno da investire 300.000 euro, tra cui 50.000 per le luminarie, 40.000 euro per il recupero della zona Tranesi, 48.000 euro per l’arredo urbano, 15.000 euro per l’acquisto di software, 10.000 euro per una scultura in legno da realizzare nella villa comunale. Previste le illuminazioni del Castello normanno, del Palazzo della Curia vescovile e del Museo.
Il sindaco Franza, dopo l’intervento dell’assessora Veronica Tarantino, ha ammesso che nelle variazioni al bilancio si poteva fare di più, calibrare le spese tuttavia è molto importante. La riqualificazione del centro storico è un obiettivo prioritario per il primo cittadino, un occhio di riguardo per i Martiri e Cardito. Tra gli interventi l’abbattimento delle barriere architettoniche per una città smart, fruibile a tutti e che sia al passo con i grandi centri. L’impianto di videosorveglianza, 30.000 euro la spesa, è necessaria per l’insicurezza che si percepisce nelle zone periferiche conciliando il tutto con la previsione di tali opere in determinati punti strategici della città. Due videocamere saranno installate ai Martiri e a Cardito che fungeranno anche da rilevatori targhe. Il recupero della zona Tranesi, luogo storico, altro obiettivo da cui non si può prescindere. Le luminarie avranno un taglio diverso e originale, teso ad attrarre chi viene da fuori. Franza cita Salerno, affinchè si possa mettere una prima pietra per portare avanti una tradizione. L’altra idea del sindaco è quella di una fondazione per il patrimonio materiale e immateriale a partire dalla stazione Hirpinia con l’Ente locale che sarà socio fondatore. Non mancheranno contributi onerosi di imprese e altre fondazioni. Poi svela l’idea del nome da attribuire alla fondazione: “Ariano Città aperta”.
Il consigliere Marcello Luparella pone dubbi sulla quantità di spesa, non proprio consistente, relativa all’impianto di videosorveglianza, oltre che su quella della postalizzazione indicando nella Pec un mezzo più sicuro, gratuito, oltrechè legale. Stesso problema, a sua detta, per la riqualificazione dei Tranesi, 40.000 euro non sufficienti. Si sofferma anche sui fondi zona rossa, i 50.000 euro rimasti sarebbero da destinare agli imprenditori, ai commercianti e all’indotto del wedding. Cifre irrisorie per Luparella quelle relative ai parcheggi (4.000 euro) e alla metanizzazione a Camporeale (1.900 euro). Sulla questione Amu fa riferimento all’illustrazione del piano del dottore Carmine Grasso, con annessa delibera del 25/11/2021 e nomina di consulenza per il piano di razionalizzazione dell’Azienda municipalizzata. Parla di “improvvisazioe spaventosa”, in quanto la delibera non ha avuto nessun collegamento col Consiglio.
A riguardo replica il vice sindaco Carmine Grasso affermando di aver relazionato nel Consiglio non avendo impartito direttive. Due le fasi salienti, a suo avviso, sulla questione Amu: attività ricognitiva per rendicontare all’Amministrazione e agli uffici finanziari e piano di risanamento e non di razionalizzazione, quest’ultimo da predisporre. Tali aziende, aggiunge, vanno razionalizzate, fuse o soppresse. Poi elenca il piano parcheggi indicando la zona pedonale in piazza, le agevolazioni per i cittadini del centro storico, un abbonamento a 12 euro per il parcheggio coperto anche per i forestieri. Il ritorno sarebbe di 4.000 euro al mese. Il fiore all’occhiello per il centro storico consisterebbe nell’impianto di automozione. La videosorveglianza è già presente in Piazza Plebiscito, Piazza Mazzini, scuole. Andrebbero installate altre 7-8 telecamere. Da non tralasciare, a sua detta, la partecipazione ad un cofinanziamento per un progetto del Ministero dell’Interno, con impianti di videosorveglianza da installare alle porte d’ ingresso di Ariano, vale a dire zona “Hotel Incontro” e viabilità in direzione Montecalvo.
L’intervento del consigliere Giovanni La Vita è improntato inizialmente sulla condivisione della riqualificazione della zona Tranesi, spostando poi l’attenzione sull’arredo urbano da prevedere con l’ausilio di qualche consulenza, atta a ridurre l’importo. Individua il progetto della pista di pattinaggio, all’ingresso della villa comunale, come idea originale ma con la presenza di una certa preoccupazione che induce a considerare tutte le cautele del caso per evitare imprevisti. Sull’istituzione della fondazione “Ariano Città aperta”, indica che debba rientrare all’interno di Biogem. Inoltre precisa: “Il patrimonio è competenza esclusiva del Consiglio comunale”.
Marco La Carità batte sulla frammentazione dell’avanzo, privo di idea prospettica. Mette in evidenza, inoltre, il ritardo per l’installazione delle luminarie. Ribatte al sindaco Franza sul parallelo fatto con Salerno, spostando la competizione con Limatola che dal 12 novembre al 12 dicembre ha organizzato nel castello di cui dispone un programma di tutto rispetto, comprensivo anche di una sezione medievale. La concorrenza si allarga al settore del wedding. Rivolge il pensiero al centro storico che sta soffrendo, non mancano le lamentele dei commercianti che sono “alla canna del gas”. Non è d’accordo sui mercati ortofrutticoli a Cardito e ai Martiri: “Se creiamo concorrenza al centro storico cosa ne rimane di questo?”. Ci sarebbe concorrenza sleale dalle voci raccolte dai commercianti. La Ztl, secondo La Carità, non ha più senso quando nella piazza non c’è nessuno. Questione pista di pattinaggio: “Non è un’idea originale, già 10 anni fa fu installata in località Calvario”. L’arredo urbano lo collega al censimento delle abitazioni fatiscenti, una spesa di 70.000 euro alquanto incongruente. Sui Tranesi allude al finanziamento che già c’era relativamente al recupero. A questo punto il sindaco Franza non le manda a dire replicando a tono: “Bisogna rivolgersi agli ex amministratori, è stata posta una domanda ai destinatari sbagliati, con 400.000 euro si sarebbe potuto fare di più”. Sull’Amu La Carità crede che la nomina di Stefano Pozzoli equivalga ad un commissariamento. Ne ha per lo stadio Renzulli: “I 70.000 euro dove sono?”. Ribadisce la frammentarietà di un metodo incancrenito mettendo in cima alla lista delle priorità il commercio e il centro storico.
Per il consigliere Andrea Melito i mercati ortofrutticoli nascono da una richiesta delle periferie, a Cardito insisteranno sul piazzale antistante il Palazzetto, per 12 mesi, ai Martiri si terrano il sabato. Tiene a precisare che la Ztl è una questione di decoro, per preservare la piazza principale. Sulla pista di pattinaggio parla della presenza di una pedana autolivellante ed è stata riportata in auge l’idea per il motivo che 10 anni fa riscosse successo. Relaziona sul punto 8 dell’ordine del giorno, riguardante la realizzazione MOVU in località Casone, a poche centinaia di metri dalla Statale 90 e dalla nascente stazione Hirpinia. Un progetto rivoluzionario, a vocazione agricola. Circa 15.000 imprese coinvolte, con un’ area vasta che comprende l’intera Irpinia, l’intero Sannio, parte del Foggiano e del Salernitano e che insiste su 12.000 metri quadri. I prodotti ortofrutticoli saranno stoccati, venduti, previsti 38 box di 55 metri quadri cadauno con wi-fi, celle frigorifero, uffici commerciali e amministrativi.
Un progetto che trova l’approvazione del consigliere Luparella e la sua pietra miliare nel 1998, a livello di Comunità Montana dell’Ufita. Si è giunti all’elaborazione di un business plan, all’epoca era una grande sfida. Luparella parla di rilancio con la realizzazione della stazione Hirpinia e il PNRR. “Una struttura rara, saranno protagonisti soggetti qualificati, a Fondi c’è qualcosa di più imponente, anche il mercato di Pagani è più grande ma è un periodo in cui non sta navigando in buone acque. Lo sviluppo occupazionale è indiscutibile”. Rivendica la centralità di Ariano, nella zona che comprende il Calore, l’Ufita, il Miscano, il Cervaro, se non altro per l’estensione territoriale.
Progetto che piace al consigliere Capozzi, apprezzabile per La Carità anche se è in fase embrionale, Melito precisa che i prodotti non verranno solo da Ufita e Calore e si punterà sulle eccellenze territoriali. Conclude il sindaco Franza ringraziando Andrea Melito e facendo riferimento ad una realtà mutata rispetto al 1998, necessario un rapporto tra soggetti interistituzionali. Aggiunge che l’area potrebbe essere sfruttata come hub di ricerca, sperimentazione, con la longa manus, perché no, di Biogem. Rivolge un pensiero, infine, al poliziotto che si è tolto la vita esprimendo tutta la solidarietà.