"Chiunque abbia immaginato, anche per un solo istante, che il sindaco Mainiero avesse avuto un briciolo di amor proprio, di dignità, di rispetto per la sua città e di rispetto per i suoi cittadini, oggi sarà rimasto certamente deluso. Quell’effimero scatto di orgoglio avuto nell’ultima seduta di consiglio comunale di fronte all’ennesimo ricatto perpetrato da alcuni consiglieri comunali della sua stessa maggioranza, così come lo stesso Mainiero affermò, si concluse con le dimissioni irrevocabili del Sindaco di Ariano, che oggi sono state, per buona pace di tutti, ritirate, annullate. Dopo ventitre (23) inutili e dannose giornate di sofferenze, Mainiero, sulla base di un documento ridicolo, firmato da 11 consiglieri comunali, ritorna ad espletare il mandato di Sindaco della nostra città.
Dopo settimane di pellegrinaggio in località Loreto, di personaggi di dubbia qualità morale, così come il sindaco stesso li ha definiti, oggi si è chiusa senza alcuna ombra di dubbio una delle pagine più squallide e vergognose degli ultimi 50 anni della storia della nostra città. Una cricca, questa si, di avventurieri, mestatori, di postulanti, di personaggi che hanno trasformato la politica in una rivendicazione senza fine di privilegi personali, senza mai tener conto alcuno delle gravissime condizioni in cui vive la nostra martoriata città. Posti di lavoro occupati senza alcun merito da moglie e sorelle, parenti ed affini dei consiglieri comunali, senza alcun ritegno e senza alcuna vergogna. Questi sono i signori che dovrebbero salvaguardare l’interesse e le sorti della nostra città. Questi signori hanno richiamato Mainiero affinché risolva i problemi che loro stessi hanno creato, e gli hanno affidato con “incondizionata fiducia” il compito di individuare “un sintetico programma di fine consiliatura, da affidare all’arricchimento delle forze politiche”, che, tradotto, significa che, non solo non hanno un programma, ma che il sindaco sarà in ogni occasione sottoposto al controllo ed al ricatto di quegli stessi che lo avevano costretto alle dimissioni.
A questo punto ci si chiede ancora a quali luminari il sindaco intende affidare l’incaricato di gestire il futuro amministrativo. Pensa ancora di affidarsi ai vari Pratola, D’Amato, Li Pizzi, Leone, Peluso che hanno portato, sotto la sua regia, la città nella miserevole condizione in cui versa. La crisi non si è conclusa. Continueranno a trascinaci senza entusiasmo e privi di idee ancora per qualche mese, pur di mantenere in piedi la baracca e tirare a campare fino a marzo, ovvero fino alle prossime elezioni politiche che tanto interessano alla famiglia Zecchino''.
I segretari cittadini: Domenico Carchia (PD Ariano I.) Pasquale Moscatelli (PSI Ariano I.) Aldo Perna (SEL Ariano I.) Giovanni Maraia (Ariano in movimento)